Masetti (Anci Emilia-Romagna) ad Agimeg: “La quasi totalità dei Comuni nella nostra Regione ha effettuato la mappatura dei luoghi sensibili”

“Il convegno che si sta tenendo questa mattina è nell’ambito della tre giorni del welfare ‘Bologna si prende cura’. Affrontiamo il tema del contrasto al gioco d’azzardo patologico. La prima parte dell’evento sarà incentrata sui saluti istituzionali con l’assessore regionale, me stesso come Anci e il Comune di Bologna. Si entrerà poi nel merito di una ricerca che la Regione Emilia Romagna ha condotto rispetto alla propria normativa per il contrasto al Gap. Nello specifico, ha censito i comuni che hanno applicato, e come, la normativa che nel 2016 ha introdotto il tema delle distanze dai luoghi sensibili. Il report mostrerà quali sono i Comuni che hanno già applicato la normativa e quali hanno già di fatto chiudere le sale che erano nell’ambito dei 500 metri dai luoghi sensibili. In breve, la prima fase della mattinata si occuperà della ricognizione dello stato di applicazione della legge”. E’ quanto ha detto ad Agimeg Massimo Masetti, Responsabile Anci Emilia Romagna per il contrasto al gioco d’azzardo in merito al convegno “L’azzardo non è un gioco: prevenzione e contrasto al GAP in Emilia-Romagna” in corso a Bologna. “Entriamo poi – ha aggiunto – in un altro tema, quello della prevenzione soprattutto rivolta ai giovani. E’ quindi previsto l’intervento di Michele Marangi, docente dell’Università di Torino, massmediologo, che si occupa quindi del messaggio, di come il gioco d’azzardo viene veicolato all’interno dei mass-media. Approfondirà il tema della promozione al gioco, che in questi anni si è sviluppata, visto il progredire del senso di normalità che si trova dietro al gioco stesso. Fino a qualche anno fa non era così. Si passerà poi all’intervento di Matteo Iori, presidente di Conagga, che si occuperà delle nuove forme di gioco, soprattutto quelle rivolte ai giovani, dal gaming al gambling. Riguarderà la nuova partita dell’online, relativa alle nuove forme di gioco destinate ai ragazzi, come la simulazione sportiva su cui si scommette. Fornirà qualche spunto per poter contrastare questo fenomeno. L’altra parte del convegno – ha detto – riguarderà la parte più clinica, con il Sert che approfondirà i dati di un questionario sul contrasto al gioco patologico somministrato a 3.000 studenti di scuole medie e superiori. Il convegno si concluderà poi con esperienze di prevenzione, progetti realizzati all’interno di istituti scolastici. L’ultimo intervento è dedicato ai giocatori anonimi che spiegheranno l’importanza dei gruppi di Auto Mutuo Aiuto per un tema come questo, con la testimonianza di un ex giocatore”. In merito alla ricerca condotta dalla Regione Emilia-Romagna sulla propria normativa di contrasto al Gap, Masetti ha aggiunto: “la quasi totalità dei Comuni nella nostra Regione ha effettuato la mappatura dei luoghi sensibili. E quindi, di fatto, hanno dato avvio all’applicazione della Legge Regionale. Sono, invece, un numero elevato, ma che non coinvolge ancora la totalità dei Comuni, quelli che hanno avviato il secondo step della normativa. Quindi, individuare quali punti di gioco sono all’interno dei vincoli derivanti dalla mappatura. Prima individuo i luoghi che creano vincolo, poi individuo i punti all’interno di quel vincolo. Dal momento in cui li individuo procederò poi con la comunicazione ai punti di gioco, da lì partono i termini per l’eventuale chiusura o delocalizzazione del locale. Ci sono Comuni che sono in fase di attuazione e stanno già chiudendo i locali, ci sono invece territori che non hanno ancora svolto questi controlli. Anche perchè in alcuni casi è molto complesso: ci sono aree con molti punti gioco e le distanze vanno verificate in modo corretto. Stiamo realizzando, quindi, una mappatura dei Comuni anche per sostenere quelli che hanno riscontrato delle difficoltà”, ha concluso. cdn/AGIMEG