Legge di Bilancio: via libera del Senato, il testo passa alla Camera

Con 166 voti favorevoli, 128 contrari e nessuna astensione, l’Assemblea di Palazzo Madama ha rinnovato la fiducia al Governo, approvando l’emendamento 1.9000 interamente sostitutivo della prima sezione del ddl di bilancio 2020. Dopo la presentazione della Nota di variazioni da parte del Governo, esaminata dalla Commissione Bilancio, l’Assemblea ha approvato il documento e la legge di bilancio nel suo complesso, che ora passa alla Camera.

“Ci sono nuove entrate per poco meno di 11 miliardi: 3,5 miliardi deriveranno da un sistema di controllo più capillare sui pagamenti delle tasse, ma gli altri (oltre 8 miliardi circa) derivano da un aumento delle tasse, per esempio sulla rivalutazione del valore delle partecipazioni e degli immobili per 860 milioni. Poi ci sono le tasse vere e proprie sulla produzione. In sostanza, su un’economia che ha già problemi di crescita noi ci aggiungiamo le tasse sulla produzione: già non produciamo tanto, in aggiunta aumentiamo le tasse. Ci auguriamo almeno che nessuno in questo caso possa pensare che ci sia un aumento del PIL. La tassa sulla produzione della plastica, seppur rimodulata, solo in sei mesi vale 189 milioni per soli sei mesi e, invece, nel 2021 sull’intero anno ne varrà 802. La tassa sulla produzione delle bevande zuccherate, ma anche su altre bevande vale solo per tre mesi circa 58 milioni di euro. Nel 2021 varrà 234 milioni di euro. Poi ci sono le tasse sulle persone, che voi del Governo e della maggioranza definite “viziate”. Ci sono tasse che vanno dai giochi, ai tabacchi e alle imposte di bollo, che genereranno 1,1 miliardi di euro. Dalla revisione del regime fiscale per le partite IVA deriveranno 208 milioni, che poi diventeranno oltre 2 miliardi nel 2021. Le entrate da acconti e deduzioni sono pari a 3,1 miliardi nel 2020 ed altre entrate riflesse da altri interventi ci portano a circa 11 miliardi di euro”, ha detto durante la discussione in Aula il senatore Damiani (FIBP-UDC). “Bene anche la stretta sul gioco, a condizione, anche in questo caso, che si mettano in campo strumenti più forti contro la ludopatia e per un gioco responsabile. Gli italiani spendono nel gioco quanto lo Stato spende per il servizio sanitario nazionale. C’è un problema sociale che deve essere aggredito da tutti i punti di vista”, ha aggiunto Steger (Aut (SVP-PATT, UV)). cdn/AGIMEG