Lavagna (GE): sequestrati beni per 3 milioni a soggetti appartenenti alla ‘ndrangheta calabrese. Tra questi anche una società di Vlt e una partecipazione in una società di scommesse

La Polizia di Stato ha confiscato nelle province di Genova e Milano, in esecuzione del decreto di confisca emesso dal Tribunale di Genova – Sezione Misure di Prevenzione, i beni in disponibilità di soggetti ritenuti appartenenti alla ‘ndrangheta calabrese ma da anni residenti in Liguria, attivi nei reati di usura, estorsione, esercizio abusiva attività finanziaria e traffico di stupefacenti, investimento di denaro di provenienza illecita con la conseguente intestazione fittizia di beni e società. Complessivamente la confisca riguarda beni per un valore stimabile superiore a 3 milioni di euro. Nel corso delle indagini dell’attività “I Conti di Lavagna” del 2016, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Genova, la Squadra Mobile aveva già tratto in arresto otto persone ed eseguito misure cautelari a carico di altre tre persone. Gli ulteriori accertamenti sulle proiezioni e gli interessi economici della ‘ndrina nella provincia di Genova avevano consentito di individuare nuovi investimenti, sia immobiliari che in attività economiche nel settore delle videolottery. La squadra mobile di Genova ha così confiscato 3 immobili commerciali a Lavagna (Genova) e a Sestri Levante (Genova); 5 appartamenti di cui uno nel centro di Milano, tre a Lavagna e uno nella “baia del silenzio” di Sestri Levante; 2 box a Milano e a Lavagna; 2 magazzini a Sestri Levante; un’impresa della ristorazione a Sestri Levante, una società di videolottery e una partecipazione in una società di scommesse a Lavagna, 5 auto, una ventina di rapporti bancari. La procura di Genova ha chiesto la condanna a oltre 120 anni di carcere per gli imputati e la sentenza è attesa per venerdì. Dopo gli arresti, inoltre, il prefetto aveva sciolto il Comune per infiltrazioni mafiose. cdn/AGIMEG