Interrogazione parlamentare deputati PD: “Il Governo intervenga su linee guida Agcom che aprono nuove forme di pubblicità più aggressive e pericolose”


“Alla luce degli sviluppi attuali in merito alla posizione del Governo e ai provvedimenti in materia di contrasto, al gioco d’azzardo per quali motivi il Governo non ha sollevato proprie osservazioni in ordine alle linee guida dell’Agcom, considerato che le associazioni che si occupano di gioco d’azzardo e delle sue implicazioni patologiche chiedevano un serio e accurato intervento volto alla modifica delle stesse? Risponde al vero quanto da più parti affermato, vale a dire che il Governo stia approntando una bozza di riforma complessiva del sistema del gioco d’azzardo legale e quali sono i contenuti, nonché quale è attualmente l’iter per il rinnovo della concessione del gioco denominato « superenalotto »? Quali sono gli strumenti che intende mettere in campo al fine di promuovere una sensibile riduzione del consumo di gioco pubblico d’azzardo come stabilito nel « contratto di Governo » e intende continuare a fare affidamento sulle entrate fiscali derivanti dal gioco pubblico d’azzardo?”. E’ quanto hanno chiesto al Ministro dell’economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico con un’interrogazione presentata alla Camera i deputati Carnevali, Quartapelle Procopio, De Filippo, Campana, Ubaldo Pagano, Pini, Rizzo Nervo, Schirò e Siani. I deputati del PD hanno sottolineato nella premesse: “Il Governo « giallo-verde » nel proprio contratto affermava che, con riguardo alla problematica del gioco d’azzardo, erano necessarie una serie di misure volte a contrastare il fenomeno della dipendenza che creava forti danni sia socio-sanitari che all’economia, reale e produttiva, tra le quali: divieto assoluto di pubblicità e sponsorizzazioni; trasparenza finanziaria per le società dell’azzardo, e altro. In questa ottica è stato approvato il decreto-legge n. 87 del 2018, il cosiddetto « Decreto Dignità », dove all’articolo 9, comma 1 si pone il divieto di qualsiasi forma di pubblicità, anche indiretta, relativa a giochi o scommesse, nonché al gioco d’azzardo, comunque effettuata e su qualunque mezzo, mentre al comma 6-bis si predispone « una riforma complessiva in materia di giochi pubblici in modo da assicurare l’eliminazione dei rischi connessi al disturbo da gioco d’azzardo e contrastare il gioco illegale e le frodi a danno dell’erario… tale da garantire almeno l’invarianza delle corrispondenti entrate ». Sull’onda di tale decreto autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha adottato le nuove linee guida, su cui il Governo, seppur in suo potere, non ha avanzato nessuna osservazione e che per gli interroganti mettono seriamente a rischio i divieti contenuti nel « decreto dignità ». In particolare, le linee guida, come deliberate, aprono a nuove forme di pubblicità forse ancora più aggressive e pericolose in quanto sarà possibile: pubblicizzare le vincite presso i punti vendita; pubblicizzare l’operatore concessionario del gioco d’azzardo, dietro la giustificazione di volerlo distinguere da chi lo offre illegalmente; effettuare comunicazioni per finalità sociali contenenti tratti distintivi della pubblicità; pubblicizzare il nome dell’azienda in quanto tale forme è ritenuta pubblicità « neutra »; reclamizzare pubblicità sulle quote di scommesse con inevitabile incentivo indiretto alla scommessa”, hanno concluso. cdn/AGIMEG