“Le discussioni tra governo e concessionari di rete sono importanti, ma sembrano limitate – ha spiegato ad Agimeg l’avv. Stefano Sbordoni, segretario generale dell’Utis -. Quello di cui poco si sa ad oggi è il futuro della rete di raccolta a terra, in primis i bandi del 2016, Lotto compreso. E questo oramai in prossimità della scadenza delle relative concessioni può risultare pregiudizievole per tutti coloro che vivono di questo lavoro, e delle loro famiglie. Se gli interessi politici di corto respiro devono sacrificare quelli dei cittadini c’è qualcosa che non va. La nostra categoria vuole poter riporre fiducia nelle istituzioni, ma queste non devono dimenticare di essere lì in nome di tutti, anche nel nostro. Siamo certi che questo sarà compreso e attendiamo, ma non in eterno”. Ricordiamo che oggi a Bologna è prevista l’assemblea annuale dell’Utis. lp/AGIMEG
