Giochi, Processo “Jackpot”: condanna a due secoli di carcere per 26 imputati

La sentenza del processo “Jackpot” si è conclusa con la condanna a due secoli di carcere per 26 imputati che hanno scelto il rito abbreviato. Tra le ipotesi di reato formulate dalla Procura Antimafia: associazione di tipo mafioso, ricettazione, estorsione, illecita concorrenza con minaccia, intestazione fittizia di beni, associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti e spaccio di sostanze stupefacenti, reati tutti aggravati dal metodo mafioso e commessi per agevolare il clan dei Casalesi. L’organizzazione criminale che agiva nei comuni dell’Agro Aversano, nella provincia di Caserta, riconducibile alla fazione “Schiavone-Venosa del clan dei Casalesi, aveva interessi anche nel racket delle estorsioni e nella gestione delle piattaforme di gioco online. Tra le altre attività illecite svolte dal clan infatti: l’imposizione dell’installazione di slot machine; la gestione diretta del profilo di amministratore di una piattaforma di poker online; e l’istituzione di una bisca clandestina all’interno di un bar di Casapesenna. cdn/AGIMEG