Giochi, la Fondazione Benetton inaugura mostra sul gioco nella storia

A 30 anni dalla sua nascita, la Fondazione Benetton Studi Ricerche organizza una mostra sul gioco nella storia, che si inaugurerà il 17 novembre negli spazi Bomben di Treviso, dove ha sede la fondazione. La mostra, dal titolo “Lotterie, lotto, slot machines. L’azzardo del sorteggio: storia dei giochi di fortuna” rimarrà aperta fino al 14 gennaio 2018.
“Arriviamo a questa mostra dopo un’attività di ricerca durata 30 anni” dice ad Agimeg il curatore della mostra, Gherardo Ortalli, docente di storia medievale all’Università di Venezia “perché la storia del gioco è da sempre uno dei tre filoni che la fondazione ha voluto seguire dalla sua nascita, nel 1987, insieme al “paesaggio” e alla “storia veneta”, per ovvie ragioni. Ma devo dire che all’inizio l’argomento non era preso sul serio. Il concetto diffuso era: il gioco è qualcosa di diverso dalla serietà, quindi il gioco non è serio. Ma il gruppo Benetton impegnava già da allora grossi capitali nello sport, dal basket alla formula 1, quindi non poteva essere considerato qualcosa di poco serio”.
In questi 30 anni, la Fondazione ha condotto diverse ricerche storiche e ha iniziato a editare la rivista “Ludica”, nota soprattutto all’estero anche perché gli articoli sono pubblicati in quattro lingue. Inoltre, sono state assegnate circa 200 borse di studio a tesi di laurea o di dottorato su argomenti di tipo ludico. Dallo scorso anno, vengono premiati, invece, articoli inediti sull’argomento “gioco”.
“Già lo scorso anno ci sono arrivati 44 testi da ben quattro diversi Paesi” dice soddisfatto Ortalli “e i primi due premiati riceveranno il riconoscimento proprio nel corso della mostra di quest’anno”.
Gli stessi spazi Bomben ospiteranno, nei primi due giorni di apertura al pubblico della mostra, un convegno internazionale di studio dal titolo “Giocare tra medioevo ed età moderna. Modelli etici ed estetici per l’Europa”. Il convegno, organizzato dalla stessa fondazione insieme al Centre de recherches historiques di Parigi e la School of languages, cultures and linguistics dello University college di Dublino, affronterà il rapporto tra etica e norme di legge nel corso degli ultimi secoli. Si parlerà anche del rapporto del gioco con la Religione, nella sessione dal titolo “Il gioco tra norma e devozione”, dedicata al rapporto tra Chiesa e attività ludica, mentre nella sessione Il gioco nella e della letteratura si parlerà di come il linguaggio ha determinato e ha rivelato l’atteggiamento della collettività nei confronti del gioco e della morale. gpm/AGIMEG