Ughi (Obiettivo 2016): Prima di indire gara scommesse Governo dovrebbe approvare legge nazionale che regoli il settore dei giochi

dai nostri inviati – “Prima di fare una gara il Governo deve fare una legge. Capire quanti negozi si possono aprire e creare una legge nazionale su luoghi sensibili, limiti orari e interventi per la tutela del cittadino. Tutto ciò non può essere materia delle singole regioni”. Lo ha detto Maurizio Ughi, Presidente di Obiettivo 2016, nel corso del convegno – organizzato da Agimeg – “Gara scommesse, “proibizionismo” comunale, divieto di pubblicità: in che direzione va il mercato italiano del gioco” che si sta svolgendo alla fiera Enada di Rimini. “C’è differenza tra chi alza la serranda e chi Cerca di far leggi sul gioco guardando un foglio excel” ha detto ancora. “Nel 98 nel mercato esisteva chi bancava le scommesse sul calcio senza il permesso dello stato. Poi sono arrivate gare, forse troppe e fatte male. In questo momento non vedo possibile una nuova gara. Parto dicendo quindi che non vedo differenza tra stato e concessionario. Entrambi vogliono lavorare tutelando il giocatore. Lo stato come il concessionario vuole un mercato regolamento e contingentato. Entrambi poi vogliono fare cassa. E allora? Se stiamo sulla stessa linea perché non si arriva a un codice dei giochi? Non capisco chi critica il gioco ma non sa come farlo passare solo su canali regolamentato. Ci si limita a nascondersi, prendere le tasse e allo stesso tempo puntare il dito contro di noi. Mi raccomando…. Non votate più i 5stelle. Questi non ci mettono la testa: fanno politica da bar. Uno stato così ha bisogno del consiglio di noi esperti che alziamo la saracinesca la mattina. Dobbiamo essere noi a consigliare un codice sui giochi. Sulla gara delle scommesse. Lo stato ha abbandonato il gioco agli enti locali. Per me non è più “proprietario” del gioco. In queste condizioni la gara non ha molto senso”. cz/AGIMEG