DL Riordino Ministeri, posta la questione di fiducia

La Camera ha svolto la discussione sulle linee generali del disegno di legge di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 21 settembre 2019, n. 104, recante disposizioni urgenti per il trasferimento di funzioni e per la riorganizzazione dei Ministeri per i beni e le attività culturali, delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, dello sviluppo economico, degli affari esteri e della cooperazione internazionale, delle infrastrutture e dei trasporti e dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, nonché per la rimodulazione degli stanziamenti per la revisione dei ruoli e delle carriere e per i compensi per lavoro straordinario delle Forze di polizia e delle Forze armate e per la continuità delle funzioni dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Approvato dal Senato), al termine della quale la Camera ha respinto le questioni pregiudiziali Iezzi n. 1 e Lollobrigida n. 2. Il ministro per i rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà, quindi, ha posto, a nome del Governo, la questione di fiducia sull’approvazione, senza emendamenti e articoli aggiuntivi, dell’articolo unico del provvedimento nel testo approvato dal Senato. La fiducia sarà votata lunedì 18 novembre. Il testo all’articolo 7 prevede “la proroga delle funzioni, limitatamente agli atti di ordinaria amministrazione e a quelli indifferibili e urgenti, per il Presidente e i componenti del consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni fino all’insediamento del nuovo consiglio, e comunque fino a non oltre il 31 dicembre 2019”. cdn/AGIMEG