Di Maio (min. Lavoro e Svil. Econ.): “Primi a vietare la pubblicità e divieto di utilizzo del Reddito di cittadinanza per il gioco”

“Una delle misure di cui sono particolarmente orgoglioso e che pubblicizzeremo il più possibile nei prossimi mesi, è lo stop alla pubblicità del gioco d’azzardo”. “La card  sulla quale verrà elargito il reddito non potrà essere utilizzata per il gioco d’azzardo, una spesa che ha distrutto le famiglie italiane”. Così il vice premier e Ministro del Lavoro Luigi Di Maio era intervenuto negli ultimi giorni sulle questioni che riguardavano il settore del gioco in Italia. Ma le questioni sembrano tutt’altro che chiuse. Oggi il garante della Privacy ha dichiarato che: “Sono presenti rilevanti criticità nella disciplina del “monitoraggio” sull’utilizzo della carta Rdc, da parte dei beneficiari, ai quali è precluso l’utilizzo della stessa per partecipare a giochi che prevedano vincite in denaro o altre utilità. In tale contesto le legittime esigenze di verifica di eventuali abusi e comportamenti fraudolenti, si traducono in una sorveglianza su larga scala, continua e capillare sugli utilizzatori della carta, determinando così un’intrusione sproporzionata e ingiustificata su ogni aspetto della vita privata degli interessati”. Sul divieto di pubblicità, è intervenuto oggi su Agimeg il presidente dell’AGCOM (l’Autorità Garante per le Telecomunicazioni) Angelo Marcello Cardani, sottolineando che le linee guida di come verrà applicato il divieto saranno pubblicate entro la prima metà di marzo. Ma sul tema è stata forte la presa di posizione di Franco Siddi, presidente Confindustria Radio Tv. Ad Agimeg Siddi ha dichiarato che: “Il divieto della pubblicità sul gioco sicuramente crea un problema di risorse per le emittenti televisive. Esistono norme che già regolano la messa in onda di pubblicità sui giochi, regole che rispettano le fasce protette e tutelano i minori. Con il divieto si toglie un’importante risorsa. Occorrerebbe rivedere certe decisioni e per questo stiamo cercando di avere momenti di confronto con il Governo. Abbiamo avanzato una proposta responsabile che potesse tenere insieme un’attività economica e le esigenze di salvaguardia etica e morale, ma non abbiamo ancora avuto riscontri”. Insomma due partite che sembrano ancora aperte. es/AGIMEG