Cgia Mestre, Report su gioco in Emilia Romagna: “Senza gioco legale in Regione ogni famiglia dovrebbe versare 266 euro annui in più di tasse”

La piena applicazione della legge regionale dell’Emilia Romagna sui giochi, unita ai continui aumenti di tassazione, genererà una situazione drammatica per il settore del gioco lecito in Emilia-Romagna: la perdita dei posti di lavoro è stimabile in 3.700 unità, sui 5.200 addetti attualmente occupati nel gaming. Quanto al gettito fiscale, il taglio dovrebbe aggirarsi sui 502 milioni annui, dei quali 445 del Preu (Prelievo Erariale Unico), 24 di canone concessorio e 34 delle altre imposte derivanti dal settore. E’ quanto ha sottolineato la Cgia di Mestre, nel corso di un convegno che si è tenuto oggi a Bologna. Dati occupazione in Regione – Secondo lo studio, in Emilia-Romagna vivono 5.262 persone che a vario titolo percepiscono il loro reddito nell’ambito del comparto delle slot machine (AWP) e delle videolotteries (VLT). Nel dettaglio, si tratta di 1.362 occupati negli esercizi dedicati agli apparecchi di gioco. A questi, bisogna aggiungere i 1.113 impiegati nelle aziende dei gestori, cioè di coloro i quali collocano le slot presso esercizi terzi, e i 200 produttori di apparecchi e schede. Infine, c’è la parte più rilevante a livello percentuale, vale a dire i 2.587 occupati negli esercizi pubblici in cui sono presenti Awp: si parla cioè di bar, tabacchi/ricevitorie, sale giochi ecc.
Dati gettito in Regione – I continui aumenti di tassazione sulle slot machine rischiano di soffocare il settore, facendo perdere allo Stato risorse fondamentali. Al riguardo, il gettito garantito dagli apparecchi in Emilia-Romagna è pari a 537 milioni di euro, una cifra che supera le entrate garantite sia dalla TARI che dall’Addizionale Comunale IRPEF riscosse nel medesimo territorio. Se mancasse, per rimpiazzarlo ogni famiglia della regione dovrebbe versare 266 euro annui in più di tasse.
Gioco illegale – Va considerato, inoltre, che uno degli effetti della piena applicazione della legge regionale sarebbe un ritorno al gioco illegale, mettendo a rischio la sicurezza dei giocatori. Il Gioco Legale, al contrario, risponde a regole precise, è fortemente controllato e assicura determinate percentuali di vincite. lp/AGIMEG