Cardia (Avv.): “Divieto assoluto di pubblicità non cancella né domanda né disturbo da gioco d’azzardo”

“È necessaria una riflessione sull’applicazione del divieto assoluto di pubblicità del gioco pubblico, previsto dall’articolo 9 del decreto Dignità. La normativa, infatti, in materia di gioco pubblico è estremamente tecnica ed impattante su diversi interessi costituzionali coinvolti, quali la tutela della salute e del risparmio degli utenti, l’ordine pubblico ed il gettito erariale dello Stato, l’impresa ed il lavoro degli operatori del comparto. La proibizione assoluta non spazza via la domanda, tantomeno il disturbo da gioco d’azzardo. Dire semplicemente no è molto facile, in prima battuta, ma i nodi vengono al pettine successivamente e, come in questo caso, creano confusione e conseguenze negative. La vera sfida per il legislatore è pertanto quella di trovare le giuste misure, da inserire armonicamente in un contesto normativo evoluto e democratico”. E’ quanto ha dichiarato Geronimo Cardia – Avvocato, dottore commercialista e revisore contabile – in merito al divieto di pubblicità di giochi e scommesse. lp/AGIMEG