Basilicata, IV Commissione al lavoro su legge regionale di contrasto alla ludopatia. Zullino (Lega): “Obiettivo proposta di modifica, contrastare il gioco d’azzardo”

La quarta Commissione (Politica sociale) del Consiglio regionale della Basilicata è tornata ad approfondire la pdl “Modifiche alla L.R. n. 30 del 27 ottobre 2014 recante: Misure il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico (Gap)” di iniziativa dei consiglieri Zullino, Vizziello, Baldassarre, Piro, Aliandro e Quarto. Su richiesta del consigliere Braia è stato ascoltato Padre Basilio Gavazzeni, presidente della “Fondazione Lucana Antiusura Mons. Vincenzo Cavalla” associazione antiusura di Matera. Diverse le questioni poste da padre Gavazzeni che ha chiesto notizie più precise “sui posti di lavoro che andrebbero persi e sottolineato l’utilità del distanziometro dai luoghi sensibili per le attività di gioco”. “Vi prego – ha aggiunto – di tener conto che gli interessi pubblici devono avere una gerarchia e che infine ci sono gli interessi dei privati che fanno del gioco un lucro e, per certi versi, sono esattori da parte dello Stato”. Il presidente Massimo Zullino (Lega) ha ribadito che “la proposta, di cui è tra i firmatari, ha l’intenzione di contrastare il gioco d’azzardo” ed ha poi presentato alcuni emendamenti per sostituire nel testo la parola “ammenda” con “sanzione amministrativa pecuniaria”, ritoccare in rialzo le sanzioni, meglio specificare i luoghi sensibili da cui far rispettare le distanze per le attività in questione e per stabilire una gradualità delle distanze rispetto al numero di abitanti dei Comuni. In particolare nei comuni dai 5mila ai 10mila abitanti la distanza prevista è di 100 metri, è di 150 per i Comuni fino ai 20mila abitanti e di 200 metri per quelli al di sopra dei 20mila abitanti. Con gli emendamenti presentati da Zullino è previsto “un ulteriore inasprimento rispetto alla reiterazione delle violazioni stesse fino alla sospensione temporanea delle attività da 20 a 60 giorni”. Anche il consigliere Acito – sottolinea in una nota la Regione – ha presentato alcuni emendamenti: l’abrogazione degli articoli 1, 2 e 3 della proposta di legge n. 15 del 2019 in discussione e che vengano sostituite, all’art.6, comma 3 della legge regionale n.30 del 2014, le parole “cinque anni” con “sette anni” con l’obiettivo di derogare il termine ultimo di adeguamento delle attività esistenti di ulteriori due anni.

“L’audizione di Don Basilio Gavazzeni della Fondazione Lucana Antiusura in quarta commissione è stata occasione soprattutto di riflessione approfondita, non solo sulla modifica della legge ma anche sulla società lucana, le abitudini e sugli effetti che una dipendenza di questo tipo provoca”. E’ quanto ha detto il Consigliere Regionale Luca Braia (Avanti Basilicata/Italia Viva). “Diminuire le distanze dai punti sensibili, come scuole e chiese, proposto dalla modifica alla legge, significa di fatto aumentare i punti di accesso al gioco che, unitamente alla fruizione continua degli stessi, generano quella dipendenza che diventa patologica”, ha aggiunto. “Inoltre, consentire l’inserimento nell’osservatorio sulle dipendenze dei rappresentanti dei portatori di interesse é oltremodo inopportuno anche, forse, incostituzionale come scritto nella relazione che Don Basilio ci ha inviato, sulla Proposta di legge regionale “Modifiche alla L.R. n. 30 del 27 ottobre 2014, recante misure per il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico (G:A.P.)”. La Regione Basilicata si è dotata di un Piano Regionale sul Gioco d’Azzardo Patologico, approvato dal Ministero della Salute e regolarmente finanziato, che è stato nettamente ben apprezzato dall’organismo consultivo tecnico del dicastero, proprio per l’alta qualità dell’impianto definito dai tecnici della Regione. Tale piano riceverebbe un colpo molto grave, che ne minerebbe il raggiungimento degli obiettivi, qualora fossero varate le contromisure esposte nel progetto di legge n. 15 del 2019 dei consigliere Zullino e altri. Le attività commerciali sono inopportunamente, definite nella relazione di accompagnamento “presidio di legalità” come se si configurassero quali enti ausiliari di sicurezza pubblica: del tutto incompatibili con l’ordinamento costituzionale vigente. Le imprese commerciali, piuttosto, sono tenute a osservare scrupolosamente – e ancor più nel campo rischioso del gioco d’azzardo – le regole stringenti amministrative, civili e penali. L’istituzione di ciò deve farsi garante. L’inserimento di due rappresentanti delle associazioni dei concessionari del gioco pubblico sarebbe quindi palesemente illegittimo. Auspico che nelle prossime sedute e, magari in consiglio regionale, i proponenti e l’intera maggioranza si ravvedano ritirando il provvedimento, per aprire una discussione più ampia e approfondita che porti, se lo si ritiene, a presentare un provvedimento volto a rafforzare ulteriormente gli strumenti disponibili nella legge. Oltre che finanziare, magari, azioni di lotta attraverso l’educazione e incentivi per il lavoro. Unico positivo è vero antidoto a questa che é diventata una vera calamità sociale, così come nello spirito della legge proposta dalla collega Sileo, che ho firmato e che ha istituito la giornata regionale della lotta al Gioco di Azzardo Patologico”, ha concluso. cdn/AGIMEG