Baretta, “Si conclude la mia presenza in Parlamento, ma non cessa il mio impegno civico”

“Si conclude la mia presenza in Parlamento”, ma “Non cessa il mio impegno civico”. Con queste parole Pier Paolo Baretta – sottosegretario uscente all’Economia – commenta l’esito delle elezioni politiche. “A maggior ragione” prosegue in una lettera pubblicata sul proprio sito, “sento, mai come ora, di fronte a questo risultato, così pesantemente negativo, il dovere di testimoniare e sostenere, con maggior nettezza di quanto abbiamo fatto finora, il valore profondo dei nostri ideali, delle nostre convinzioni economiche e sociali, civili e istituzionali, fondate sull’eguaglianza diffusa e la solidarietà condivisa; sulla parità tra tutte le persone e l’altruismo; su un’Europa più forte e migliore e su uno Stato più presente e federale, su un Veneto accogliente e sereno. Ripartiamo da tutto ciò, da noi stessi e dai nostri valori, con coraggio, senza arroganza, ma con determinazione; sia pure controcorrente e in minoranza, in politica e nella società, ma assieme a quel 20% di Veneti e di Italiani che hanno condiviso e sostenuto, col loro voto, le nostre ragioni di civiltà e di futuro”.

Baretta ringrazia quanto lo hanno sostenuto, ma poi riconosce che “È prevalso un dato nazionale di protesta e di ribellione, di paura e di chiusura. Il presente con le preoccupazioni contingenti, legittime o eccessive, e il futuro ancora incerto, anche se migliore di ieri, hanno avuto la meglio sui buoni risultati raggiunti per rilanciare il Paese, in questi 5 anni difficili di governo, e sulla strada intrapresa e sulle sue opportunità”. E parla quindi di una “sconfitta evidente e senza attenuanti del Partito democratico” per riconoscere che “le affermazioni clamorose della Lega e del Movimento 5 stelle sono lì a dimostrare che si vince quando si riescono a presentare proposte alternative, che definiscono un’identità”. Del Partito democratico, invece, dice che “ha avuto la forza, in questa campagna elettorale, di presentare proposte credibili per il futuro del Paese; ma troppo tardi”. E ancora: “Per troppo tempo l’agenda politica italiana è stata dettata da Lega e 5 stelle su temi scottanti e controversi sui quali devono contare più i valori che le convenienze. Anche in Veneto, come in tutto il Paese, siamo di fronte ad una dura realtà, che ci obbliga a una riflessione profonda delle nostre scelte: politiche, organizzative e di rappresentanza”. lp/AGIMEG