Slot, Commissione Tributaria Bolzano: “Esercente non deve versare l’Iva. Fa parte del meccanismo di raccolta delle giocate”

L’esercente che ospita le slot nei locali non deve corrispondere l’Iva sugli incassi. E’ quanto ha affermato la Commissione Tributaria di Secondo Grado di Bolzano, con una sentenza emessa a febbraio scorso. La vicenda risale al 2006, secondo l’amministrazione che aveva effettuato la contestazione, l’esercente avrebbe dovuto pagare l’Iva, visto che svolgeva un’attività “intercorrente” con il gestore. La Commissione di Secondo Grado ha invece constatato che l’esercente stipula un contratto con il concessionario – la cosiddetta “domanda di allaccio alla rete telematica” – nel quale vengono previsti una serie di impegni, vincoli e condizioni che dimostrano il ruolo attivo e sostanziale del bar nella raccolta delle giocate. Inoltre, dal 2011 gli esercenti che intendono istallare slot devono richiedere l’iscrizione nell’apposito albo presso i Monopoli di Stato, altrimenti i concessionari non possono collegarli alla rete telematica. Questi due passaggi attestano che l’esercente fa parte del meccanismo di raccolta delle giocate. lp/AGIMEG