Porsia (Pres. HBG) ad Agimeg: “Saremo protagonisti anche nei segmenti delle scommesse e dell’online. I nostri gestori sono una grande risorsa da tutelare”

Già protagonisti dei segmenti del Bingo e degli apparecchi da intrattenimento, per HBG si apre una nuova stagione da protagonista sul mercato delle scommesse e dell’online. Tutto questo nel segno di una solidità aziendale unica nel suo genere, fatta di valori antichi che si traducono in un’offerta molto gradita al pubblico. A parlare dello stato dell’arte e del futuro di HBG è il presidente Antonio Porsia, in una intervista rilasciata al direttore di Agimeg Fabio Felici.

Che 2018 è stato e che 2019 si aspetta per il mercato del gioco italiano?

“Il 2018 è stato un anno di grande e complicato lavoro. Abbiamo dovuto adeguare i nostri piani al Decreto Dignità. Come gli altri operatori del settore siamo rimasti spaesati. Tuttavia la struttura aziendale è solida e abbiamo continuato a seguire il nostro piano di azione. Nel 2019 credo che l’unico anelito che accomuna gli operatori di settore è cercare di avere regole certe per poter pianificare il futuro. E’ un problema non solo del nostro settore del gioco, ma è legato al sistema Italia. Dobbiamo dare credibilità”.

Quale prodotto vi ha dato maggiori soddisfazioni a fine 2018? Da quale vi aspettate di più a fine 2019?

“Tra i vari prodotti che abbiamo c’è stata una sostanziale uniformità di rendimento. Stiamo acquisendo maggiore confidenza con le scommesse sportive e con l’online, settori su cui puntiamo in termini di sviluppo anche nel 2019”.

Insomma un HBG a 360°. Oltre all’anima bingo e a quella apparecchi, si parlerà anche di un’anima scommesse e online?

“Questo è l’obiettivo, avere un’offerta completa e capillare sul territorio, a supporto dei nostri partner commerciali”.

A distanza di un anno, la situazione in merito alle distanze e agli orari è peggiorata? Come state vivendo questo momento?

“E’ una situazione che colpisce tutti indistintamente. In tutti i contesti di confronto istituzionale stiamo rappresentando l’urgenza e le opportunità di una regolamentazione univoca, che dia certezza in prospettiva e tutela degli investimenti fatti. Abbiamo creduto nel patto fatto con lo Stato e ci aspettiamo che questo rapporto di fiducia continui in futuro”.

Un rapporto di fiducia a volte minato da interventi come quello sulla parte degli apparecchi. Ci sono stati aumenti di tassazione ad un ritmo che non si era verificato mai in Italia. Secondo lei un prossimo intervento di tipo proibizionistico potrebbe segnare la fine di tanti esercizi e posti di lavoro o il settore riuscirà a sostenere ancora certi interventi?

“Avendo attenzione alla materia del gioco con vincite in denaro non penso ci sia spazio per il proibizionismo, se non nella propaganda. La domanda rimane elevata, quindi la direzione è quella di intervenire sulla solidità della rete. Non è utile nemmeno per la lotta alle dipendenze stremarla economicamente nè, tantomeno, disperderne le professionalità. Quando si ragiona di manovre che possono portare a situazioni di proibizionismo, occorre avere chiaro che una parte rilevante di quella domanda sarà attirata pressoché istantaneamente dall’ offerta illegale, facilmente organizzabile con gli strumenti disponibili nel gioco online non solo nel canale a distanza ma anche in sostituzione alle reti in concessione terrestre, come la cronaca continua a dimostrare”.

E’ vero che i gestori legati ad HBG sono dei privilegiati?

” Credo sia vero. Abbiamo un rapporto storico con i gestori, siamo grati alla loro importante attività e cerchiamo di mettere a frutto comune la loro conoscenza del territorio e le nostre tecnologie di rete e di controllo. Il nostro business model si basa sull’integrazione complementare e commerciale fra concessionario e gestore. Abbiamo intenzione di proseguire con questo meraviglioso team di gestori che abbiamo avuto la fortuna di selezionare nel corso di questi tre lustri”. ff/AGIMEG