Poker online, Binetti (Udc) ad Agimeg: “La liquidità internazionale è pericolosa perché vengono messi insieme sistemi con regole diverse”

“Il gioco on line è un settore ricco di problematiche, visto che spesso non si sa nemmeno dove si trovano i server dei siti. Chiediamo una regolamentazione molto forte e di contrasto mercato illegale”.
Lo ha detto l’on. Paola Binetti (UDC) ad Agimeg, commentando l’accordo tra Italia, Spagna, Francia e Portogallo sulla liquidità internazionale per il poker online. Dopo l’accordo tra i rispettivi enti regolatori, a breve i giocatori dei quattro paesi potranno sfidarsi sugli stesso tavoli. “Il contrasto al gioco illegale – spiega ancora la Binetti – non basta. La linea di frontiera tra il gioco legale e quello illegale è sottile come la carta da sigarette… un velo. Quindi è molto difficile essere certi di quello che si fa. Detto questo, la possibilità che viene data al giocatore di confrontarsi con avversari che sono in varie parti del mondo non diventa più così difficile come era una volta. Diventa una cosa che la tecnologia rende estremamente facile e fruibile, al punto che il giocatore non sa nemmeno dove stanno i suoi avversari. Questo potrebbe anche essere letto in una chiave positiva, come punto di sviluppo di quell’industria 4.0 che prevede la digitalizzazione del Paese e quindi anche una tecnologia molto sofisticata. Ma noi lo vediamo nella linea grave dell’incentivo alla dipendenza”.

Quindi, avere la possibilità legale di giocare con avversari che stanno in altri paesi cosa comporta?
“Aumenta i fattori di rischio – prosegue -. Ora, fare una partita a poker con un amico che vive in un altro paese, non crea la patologia. Anzi, si potrebbe dire che è piacevole giocare insieme anche se si sta lontani. Ma noi sappiamo benissimo che questo è un cavallo di Troia, perché dietro questo c’è una voragine che porta non solo a contrarre forme di dipendenza ma probabilmente le induce anche tra le braccia di avversari tutt’altro che corretti”.

Quindi c’è il pericolo di incontrare avversari particolarmente agguerriti che, stando all’estero, possono ulteriormente approfittare di giocatori meno esperti?
“Esatto! E quando diciamo agguerriti non ci riferiamo solo al profilo di competenza per cui sono più bravi, perché questo fa parte della vita. Ma piuttosto avversari che sono inseriti in un sistema di regole che confliggono profondamente con le nostre”. lp/AGIMEG