Napoli, ecco cosa prevede la delibera che “caccia” i corner con apparecchi da intrattenimento a meno di 500 metri dai luoghi sensibili

Anche i corner devono rispettare il distanziometro di 500 metri dai luoghi sensibili. E’ quanto prevede – e anticipato da Agimeg – la delibera approvata all’unanimità venerdì scorso dal Consiglio Comunale di Napoli, modificando il regolamento del 2015. Secondo il Consiglio, attività di fatto identiche “erano disciplinate in modo diversificato”.

Mentre per le sale gioco non si possono superare le 56 ore settimanali di attività – si legge su Il Mattino di Napoli -, prima del nuovo regolamento, i corner non avevano nessun limite temporale. Le modifiche sono intervenute pesantemente sull’articolo 5 e si arriva ai corner perché nella definizione di sala da gioco rientra anche “un esercizio composto da uno o più locali”.

Le tipologie dei giochi trattati nel regolamento sono le Newslot e Videolottery, esercitati “in apposite sale pubbliche da gioco, sale dedicate, sale biliardi, agenzie per la raccolta di scommesse ippiche e sportive, agenzie di scommesse; negozi di gioco, sale bingo; alberghi, locande e pensioni; trattorie, osterie e ristoranti caffè, enoteche e bar con somministrazione di bevande alcoliche e non, stabilimenti balneari e piscine, rivendite di tabacchi ed attività commerciali”.

Il Comune “si prefigge l’obiettivo di garantire che la diffusione dei locali in cui si pratica il gioco lecito avvenga evitando effetti pregiudizievoli per la sicurezza urbana, la viabilità, l’inquinamento acustico e la quiete pubblica e limitando le conseguenze sociali dell’offerta dei giochi su fasce di consumatori psicologicamente più deboli, nonché la dequalificazione territoriale e del valore degli immobili”. I locali dove ci sono offerte di gioco di Newslot e Vlt devono essere quindi distanti almeno 500 metri, misurati per la distanza pedonale più breve, da “istituti scolastici di qualsiasi grado, sedi e strutture universitarie; luoghi di culto, intendendosi come tali anche i cimiteri; impianti sportivi e centri giovanili o altri istituti frequentati principalmente da giovani; strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o socio-assistenziale, strutture ricettive, ed inoltre strutture ricettive per categorie protette; attrezzature balneari e spiagge; giardini, parchi e spazi pubblici attrezzati e dai musei civici e nazionali”. lp/AGIMEG