Valle d’Aosta, Milesi (Sapar): “Togliere apparecchi da gioco dai bar e dai tabaccai non porta il risultato sperato contro la ludopatia”

Focus sul gioco e il contrasto alla ludopatia in Valle d’Aosta. Anna Maria Beoni, direttore del dipartimento salute mentale dell’Usl della Valle d’Aosta durante l’audizione in quinta commissione sulla proposta di legge dell’Union valdotaine e dell’Uvp per il divieto di apertura di spazi per il gioco sul territorio regionale ha detto che sono “5.100 i valdostani che hanno un gioco d’azzardo problematico”. Nel 2018 i pazienti affetti da ludopatia in carico al Serd sono stati 38 – riporta l’Ansa -, nel 2016 erano 54. “Temiamo che la riduzione delle prese in carico non sia dovuta solo a un miglioramento della situazione come ci auspicheremmo, ma anche al fatto che abbiamo avuto una riduzione di organico quindi un’offerta più difficoltosa. La legge piemontese approvata nel 2015 che prevede un riposizionamento delle macchinette ha avuto un buon risultato”, ha aggiunto. “Togliere le macchine dai bar e dai tabaccai non porta il risultato sperato contro la ludopatia”, ha detto Alessia Milesi, presidente della delegazione del Piemonte e della Valle d’Aosta del Sapar, l’associazione che riunisce gli imprenditori del gioco, parlando anche di possibili ricadute negative sull’occupazione in un settore settore che conta nelle due regioni 60 imprese e circa 1.200 addetti. cdn/AGIMEG