Toscana: al via lo studio Gaps sul gioco d’azzardo sul territorio regionale

È in arrivo anche in Toscana il questionario arancione Gaps dello studio Gambling Adult Population Survey condotto dall’Istituto di fisiologia clinica (Ifc) del Cnr per rilevare tutti i numeri del gioco d’azzardo in regione. Infatti, la Regione Toscana ha approvato il Piano regionale 2017-2018 di contrasto al Gioco d’Azzardo Patologico in Toscana e ha fortemente voluto e finanziato un approfondimento sulla conoscenza del fenomeno a livello regionale e comunale, affidando al CNR la conduzione dello studio GAPS Toscana – Gambling Adult Population Survey. “Con questo studio di popolazione vogliamo raccogliere informazioni utili a comprendere meglio il fenomeno”, sostiene la dott.ssa Sabrina Molinaro, responsabile del Laboratorio di epidemiologia e ricerca sui servizi sanitari del Cnr-Ifc e coordinatrice dello studio Gaps Toscana. Per lo studio Gaps Toscana sono stati campionati 83 comuni del territorio e un totale di quasi 30.000 residenti. Partecipare alla ricerca è facile: i soggetti selezionati, estratti dalle liste anagrafiche tra i 18 e gli 84 anni, riceveranno comodamente a casa il questionario dello studio. “Non importa che chi compila il questionario sia un giocatore d’azzardo o meno, il successo dello studio dipende dall’ampiezza della partecipazione”, aggiunge Molinaro. Si tratta di un questionario cartaceo assolutamente anonimo che garantisce la privacy dei partecipanti e contiene una serie di domande riguardanti le opinioni personali, le conoscenze e i comportamenti personali nei confronti del gioco. Lo studio sarà anche in grado di fornire alla Regione Toscana tutti gli elementi scientifici informativi necessari a orientare politiche sociali mirate ai reali bisogni della popolazione e a disegnare specifici interventi di prevenzione, o di riduzione dei rischi, associati al gioco d’azzardo. La Regione Toscana si fa promotrice dell’invito a tutta la popolazione residente affinché la partecipazione allo studio Gaps Toscana sia elevata e consenta così di raccogliere una quantità di dati adeguati alla valutazione del fenomeno. cdn/AGIMEG