Sezze, cons. Palombi (SBC) a Agimeg: “Ludopatie vanno monitorate e serve un approccio culturale, non solo medico”

Un approccio non solo medico, ma anche culturale e educativo sul gioco patologico, e un monitoraggio più attento del fenomeno nel Comune di Sezze. Lo ha chiesto venerdì la consigliera Rita Palombi (Sezze Bene Comune) che – nel corso del question time – aveva presentato un’interrogazione sul tema cui ha risposto l’assessore Andrea Campoli. “Negli ultimi anni, il Comune di Sezze non ha svolto un lavoro serrato sulla questione delle ludopatie, nonostante il problema sia molto diffuso” commenta a Agimeg Palombi. “Campoli venerdì ci ha spiegato che a livello provinciale è stato indetto un bando per reperire figure professionali specializzate nell’affrontare il problema del gioco patologico, ma poi non ha chiarito come queste figure ricadranno sul Comune di Sezze, e ho quindi chiesto all’Assessore di aggiornarci immediatamente non appena ci saranno sviluppi”. Campoli, inoltre, “si è impegnato a verificare se è possibile riaprire lo Sportello Sanitario dedicato ai giocatori patologici. Era stato creato nel 2017, all’interno della Casa della Salute, ma poi è stato chiuso per la mancanza di fondi”. Ma appunto secondo Palombi, il problema non va affrontato solamente dal punto di vista sanitario: “Occorre intervenire anche sulle nuove generazioni, con delle campagne di formazione rivolte ai ragazzi. E bisogna riconoscere degli sgravi fiscali per i locali che decidono di fare a meno delle slot”. E quindi stigmatizza l’assenza di dati certi sulla diffusione della ludopatia nel Comune: “I dati sono però allarmanti. E anche il numero delle sale da gioco sul territorio, e la loro vicinanza ai luoghi sensibili, è una questione che andrebbe approfondita. Anni fa era stata avanzata la proposta di un regolamento sul gioco, e diversi consiglieri dell’opposizione hanno cercato di mantenere alta l’attenzione, ma nella maggioranza è mancata la volontà politica”. gr/AGIMEG