Samorì (Pres. Mir) “Le piccole imprese sono la prima linea per il contrasto all’illegalità ed al gioco compulsivo”

Comincio a pensare che avremo risultati superiori alle aspettative. La gente è stanca di chi fa campagna elettorale senza dire niente A chiudere i lavori della convention del Mir che si è svolta questa mattina a Caserta è stato il presidente Giampiero Samorì: “Stiamo perdendo l’eccellenza italiana in tutti i settori. È tempo di intervenire. Prima di tutto dobbiamo riattivare il mercato del credito. Senza l’accesso al credito, le piccole e medie imprese vanno fallite. Dobbiamo costituire una banca pubblica. La Germania prende i soldi della Bce a tasso agevolato e finanzia famiglie e imprese. Noi apriremo uno sportello per ogni regione, offrendo tassi compatibili con gli utili delle aziende. Bisogna però fare in fretta. Contro un costo per ora lavorata più alta di tutta Europa, abbiamo i redditi più bassi del vecchio continente. Dobbiamo detassare i redditi dai 1500 euro in giù almeno del 10%. In un momento di crisi straordinario, c’è bisogno di interventi straordinari”. Ma come si può andare avanti se politica e media demonizzano il settore dei giochi? “Il gioco esiste da sempre – ha continuato Samorì – e non va assolutamente criminalizzato chi lo pratica ma nemmeno chi lo offre. Il gioco è una delle esplicazioni fisiologiche delle persone. Punti di fuga dalla quotidianità”. E cosa si può fare per aiutare questo settore? “Dobbiamo credere in una fiscalità compatibile con gli investimenti. Che non costringa le aziende ad esasperare i fatturati. Altrimenti si fa un lavoro antisociale.  Noi come Mir ci impegneremo nella tutela di queste imprese che sono ogni giorno in prima linea per il contrasto all’illegalità e nella prevenzioni dei fenomeni di compulsivi”. sb/AGIMEG