Minenna (dir. ADM): “Il gioco illegale, complice pandemia e chiusura agenzie e sale giochi, ha superato come volumi il gioco legale. Dubbi sulla validità della tessera sanitaria per accesso alle sale giochi”

“Ho preso visione del paper dell’Istituto I-Com che centra i temi e le questioni che affliggono questo settore, anche in relazione della sua importanza per il paese dal punto di vista erariale e occupazionale. La domanda di gioco è una domanda anelastica e quindi chiudere il gioco non risolve il problema” – Ha dichiarato Marcello Minenna direttore ADM nel corso della presentazione del report “Oltre le incertezze. Verso il riordino del gioco legale” di I-Com – “Quindi nel momento in cui questa tematica viene colta si comprende l’esigenza e l’importanza di una regolazione e di un controllo che vada anche a sfruttare quanto ci viene offerto dagli strumenti tecnologici che comunque devono fare i conti con le questioni della privacy.

Quello che ci ha insegnato la pandemia è che una parte del gioco si è spostato sull’online, ma ahinoi, parte della richiesta del gioco si è spostata sul gioco illegale. Questo è nei numeri. Anzi, stime più aggressive di quelle fatte dall’Agenzia mostrano come il gioco illegale, complice la pandemia e la chiusura, abbia superato il gioco legale nei termini di volumi. Questo è un punto da tenere a mente.

L’Agenzia sul contrasto all’illegalità ha fatto molto e può fare certamente di più. Ha innanzitutto riattivato il Co.Pre.Gi dove l’Amministrazione, nelle funzioni di Polizia giudiziaria, coordina le attività sul territorio con le altre forze di Polizia. Ci sono stati interventi in 100 comuni e 250 sale scommesse. Queste sale erano vestite da gioco legale e quindi si contava in qualche maniera su una apparenza di legalità anche passando per la falsificazione degli scontrini con il vecchio logo AAMS, motivo anche questo che ci ha portato a rinnovare il logo. In queste settimane faremo ulteriori operazioni per il contrasto all’illegalità.

Ciò che viene fuori è che la malavita si è ben organizzata proprio sfruttando la stratificazione normativa che ci è stata. Si sta organizzando anche in settori apparentemente non strategici come quello degli apparecchi senza vincita in denaro, i famosi Comma7.

L’enforcement è importante, ma è importante anche la vigilanza regolamentare per definire il recinto. Bisogna dare delle regole chiare che siano in grado di disciplinare il settore anche in maniera innovativa. La tessera sanitaria è la soluzione per l’accesso alle sale giochi? ho qualche perplessità. Riuscire ad avere dei sistemi innovativi che interagiscano con il giocatore, sia nelle soluzioni online che quelle del gioco fisico, per capire la dinamica psico-fisica del giocatore è possibile. Ciò è sicuramente un elemento strategico per poter poi creare soluzioni virtuose per fare in modo che il gioco non diventi una patologia o crei delle criticità.

In realtà bisogna avere un po’ di coraggio. La stratificazione delle regole è rilevantissima, che fa in modo che lo Stato si trovi a disciplinare per proroga o eccezione. Bisogna riorganizzare il settore coinvolgendo l’industria, poiché è il primo strumento di contrasto all’illegalità. Mi rendo conto che i principi ispiratori della disciplina del gioco a distanza potevano essere giusti, ma per come funziona attualmente il web va ripensata. Altrimenti il rischio che, non avendo la regolazione del blocco dei conti e i soggetti residenti all’estero, la prossima gara potrà realizzare uno spostamento verso i paesi dove è possibile qualcosa in più rispetto all’Italia e di nuovo ci troviamo a rincorrere l’illegalità.

Mi rendo conto che può sembrare poco efficace e non adeguato che abbiamo creato una App “Gioco sicuro” che consente al pubblico di sapere dove si trovano i punti di gioco legale, ma io sono convinto che questa sia una cosa sana perché elimina l’alibi al cittadino. L’ignoranza della legge non è scusata. Se nell’App potessimo avere la possibilità del Whistle Blowing potrebbe essere ancora più efficace. L’industria ci deve dare una mano e l’Agenzia la coinvolge in open hearing periodicamente per fare il punto della situazione e la Commissione d’Inchiesta recentemente costituita è strategica per addivenire nel più breve tempo possibile per la riforma del settore e al Testo Unico dei giochi”. ac/AGIMEG