Legge di Stabilità: CTD tassati dell’8% sulla raccolta presunta. Per slot e VLT la tassazione colpirà i giocatori. Nelle casse dello Stato un miliardo di euro

A poche ore dal varo della manovra fonti di Palazzo Chigi confermano quanto anticipato da Agimeg: il miliardo atteso dai giochi verrà ricavato in gran parte dalla lotta al gioco illegale. Dai primi numeri, infatti, emerge che verrebbe introdotta un’imposta dell’8% sulla raccolta presunta dei Ctd, i centri di trasmissione dati che operano senza la licenza dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Alla rete di 7mila punti vendita ancora non legalizzati verrebbe chiesto di seguire le regole dei Monopoli italiani e di versare le tasse nel nostro Paese con un prelievo forfettario pari al triplo di quello erogato in media dalle agenzie controllate dalle Dogane. Il secondo fronte di lotta al sommerso è per i videopoker, ovvero le macchinette rimaste scollegate alla rete Sogei. A loro oltre al Preu (rivisitato proprio nella manovra) si chiederà di pagare una sanzione per ciascun giorno in cui si è stati scollegati ma si è rimasti attivi. La stretta fiscale tuttavia è prevista anche per la rete di apparecchi legalmente registrati, tanto che al ministero prevedono un iniziale calo di gettito come risultato congiunto di un taglio alle vincite e un aumento del prelievo. I tecnici dell’Economia starebbero valutando un taglio del 4% per i premi (dall’85% all’81 per le VLT e dal 74% al 70 per le new slot), che si tradurrà in una crescita del Preu (prelievo erariale unico) al 17% per le new slot e al 9% per le videolottery. bdg/AGIMEG