IN DIRETTA CONSIGLIO PIEMONTE – in corso l’esame degli emendamenti sulla legge regionale sul gioco

E’ in corso da questa mattina, in Consiglio regionale del Piemonte, l’esame degli emendamenti della legge regionale sul gioco. Sono 19 gli emendamenti conclusivi presentati dalla Giunta, che fanno decadere buona parte dei circa 800mila emendamenti depositati dalle opposizioni alla legge sul contrasto al gioco patologico, recependo alcune delle istanze di minoranza. Fino a questo momento, l’assemblea ha approvato gli emendamenti proposti dalla Giunta e illustrati dall’assessore Ricca (Lega) riguardanti prevenzione del gioco d’azzardo patologico a tutela dei minori, piano integrato per il contrasto e la prevenzione del gioco d’azzardo patologico e sui soggetti attuatori della legge sul gioco d’azzardo patologico, che è frutto dell’accoglimento di emendamenti di maggioranza e minoranza.

Diego Sarno (PD) critico nei confronti dell’articolo approvato su ‘materiale informativo e pubblicità’, illustrato dall’assessore Ricca (Lega): “All’articolo 9 si evidenzia il ruolo che la maggioranza dà agli enti locali, quello di passacarte, di distribuire solamente materiale informativo. Infatti l’articolo in questione, ‘materiale informativo e pubblicità’, afferma che ‘la Regione fornisce alle sale gioco il materiale predisposto dalle Asl per combattere la dipendenza da gioco e vieta la pubblicità del gioco su mezzi pubblici o su locali che ospitano sale gioco, oltre che sale scommesse e ippiche’.

Domenico Rossi (PD) presenta i suoi emendamenti all’articolo 9: “La cultura del rischio sanitario del gioco non è cresciuta. Dai comportamenti dei gestori, che mettono le macchinette nei loro locali, dipende la salute delle persone”.

“L’emendamento riguarda un tema molto complicato, ovvero il contrasto alle organizzazioni della malavita organizzata. Personalmente ho sempre il ritenuto il gioco lecito alternativo al gioco illegale e quindi sia di per sé uno strumento di contrasto. Sappiamo anche che la malavita ha messo nel mirino anche operazioni di riciclaggio utilizzando le attività di gioco lecito. Però è giusto ricordare che tutto questo non può bloccare un intero comparto economico che vede la gran parte di esso essere completamente legale. Credevo che sarebbe stato importante dotare coloro che hanno il compito di protezione del territorio di strumenti contingentati e operativi. Una poderosa liberalizzazione senza dotare degli strumenti giusti che consenta di impedire l’ingresso alle mafie all’interno di questo comparto. Infatti, a tal proposito i sindaci hanno presentato numerose perplessità. Ritengo che l’emendamento 11 non sia in grado di dare gli anticorpi giusti contro la criminalità organizzata e quindi non trova il mio favore”. Lo ha detto l’assessore Maurizio Marrone (FdI) commentando l’articolo 11, ‘lotta ad usura e contrasto alla criminalità organizzata’, che recita “la Regione promuove attività di realizzazione di campagne di informazione nelle scuole per favorire la corretta percezione del Gap, promuove la diffusione del corretto uso del denaro e la realizzazione campagne di informazione per gli esercenti. Per contrastare le infiltrazioni della criminalità organizzata promuove protocolli con prefetture e forze dell’ordine”.

Giorgio Bertola (M40) sottolinea che l’intervento di Marrone evidenzia ulteriormente come gli emendamenti conclusivi non siano espressione del sentire dell’intera Giunta Piemonte.

“L’assessore Ricca ha una delega di Giunta per illustrare questo Ddl. Ribadisco che già oggi i sindaci hanno un potere di ordinanza di sicurezza pubblica. Il nostro intervento è volto anche ad eliminare tutte le sacche di illegalità che possono esserci in questo settore. Noi riteniamo che non sia il sindaco che debba sostituire gli enti di indagine anche per non gravarlo di eccessive responsabilità. Questa è la sintesi per arrivare a questo articolo della legge che al fine di contrastare la criminalità organizzata promuove protocolli con le prefetture e le forze dell’ordine. Inoltre, è un articolo che istituisce una commissione permanente su tale ambito. Non si può colpire un intero settore a causa di casi specifici, ma bisogna essere precisi e punire chi sbaglia senza danneggiare coloro che operano nella legalità”. E’ quanto afferma il capogruppo della Lega del Consiglio regionale del Piemonte, Alberto Preioni, durante la discussione sull’articolo 11 della legge regionale sul gioco.

Per il vicepresidente della Giunta, Fabio Carosso, “l’espressione del sentire della Giunta è quella espressa negli emendamenti illustrati dall’assessore Ricca”.

“Abbiamo chiesto il voto segreto sull’ articolo 12 (relativo alle disposizioni per le nuove aperture di esercizi di gioco ndr) in cui ci sono elementi delicati e divisivi tra maggioranza e opposizione, ma anche all’interno della stessa maggioranza. Il fatto che un sindaco con questo ddl 144 non possa ampliare l’elenco dei luoghi sensibili è sbagliato”, ha detto Domenico Rossi (PD). “Lo scrutinio segreto potrà consentire alla maggioranza di esprimersi in piena coscienza”.

“Distanziometro a 400 metri vuol dire che tutti i Comuni dovranno rivedere tutti i regolamenti, questa norma peggiora la situazione attuale, tutti i bar potranno rimettere le slot”, la critica di Marco Grimaldi (LUV).

L’articolo 12 bis, approvato, riguarda invece le competenze degli enti locali in materia di Gap. Tutti i Comuni piemontesi pubblicano sul proprio sito istituzionale la mappatura dei luoghi sensibili sui loro territori.

L’articolo 13, illustrato dall’Assessore Ricca, prevede ulteriori disposizioni per le nuove aperture, nei quali non è consentita l’installazione di apparecchi comma 6 in esercizi con meno di 25 mq di superficie calpestabile. Raffaele Gallo (PD) ha affermato a riguardo: “Riscrivete la norma sul gioco d’azzardo, anche per le nuove aperture, che vanno a limitare i mq dei locali per porre in essere limiti alle aperture totali, nella sostanza in realtà riaprite a tutti i luoghi, ai quali noi avevamo pensato di chiudere, la possibilità di installare apparecchiature di gioco e slot”. L’articolo 13 è stato approvato dal Consiglio Regionale.

(news in aggiornamento)

ac/AGIMEG