Imola (BO): sale giochi e scommesse che non rispettano distanziometro da luoghi sensibili, concessi dal Comune altri 180 giorni per presentare istanza di delocalizzazione

Ad Imola, nella Città Metropolitana di Bologna, la giunta comunale ha deliberato “di concedere la riapertura dei termini per la presentazione delle istanze di delocalizzazione da parte degli operatori interessati a trasferire le proprie attività imprenditoriali di sale gioco e sale scommesse, operanti sul territorio comunale”. Tale misura riguarda tutte le attività situate a meno di 500 metri dai luoghi sensibili. Secondo quanto stabilito dalla delibera, le attività avranno 180 giorni dalla data di notifica per presentare l’istanza di delocalizzazione o, in alternativa, per la definitiva chiusura dell’attività. “Le recenti modifiche alla legge regionale n. 5 del 4/7/2013 “Norme per il contrasto, la prevenzione, la riduzione del rischio della dipendenza dal gioco d’azzardo patologico, nonché delle problematiche e delle patologie correlate” hanno condizionato le scelte dell’Amministrazione comunale che, per evitare ricorsi o strascichi giudiziari, preferisce riaprire i termini per la delocalizzazione delle attività di gioco, che sono attualmente incompatibili per vicinanze a punti sensibili. In questo modo si permetterà alle ditte di rispettare la norma così come chiarita dalla Regione e il contemperamento tra interessi contrapposti, ma entrambi previsti dalla Costituzione, ovvero il diritto alla salute e il diritto di esercitare le attività economiche”, ha spiegato l’assessore alla Legalità e Sicurezza, Andrea Longhi. Le attività che dovranno chiudere o delocalizzare sono 7 – ricorda Leggilanotizia.it. cdn/AGIMEG