Giochi, Volpe (consigliere Terlizzi): “Perché nell’immediato non si interviene con ordinanza sindacale che riduce orari di funzionamento delle slot machine?”

Diffusi i dati sul gioco a Terlizzi e nella provincia di Bari. “”Il dato è particolarmente preoccupante – ha detto il consigliere comunale Volpe, che ha protocollato una apposita interrogazione, indirizzandola al sindaco -. Quali sono le iniziative messe in campo da questa amministrazione per contrastare il fenomeno?”, si chiede il consigliere de La Corrente a Terlizzi, nella città metropolitana di Bari, in Puglia. “Nel 2013 la regione Puglia ha varato una legge sul contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico, che prevede iniziative e campagne di sensibilizzazione e sostegno psicologico e un marchio, ‘Libero da slot – Regione Puglia’, che promuove con un apposito registro comunale i locali che non hanno le macchinette famigerate. Sempre la legge regionale prevede che ‘I Comuni possono individuare luoghi sensibili in cui può non essere concessa l’autorizzazione, tenuto conto dell’impatto della stessa sul contesto urbano'”. Nell’istanza formulata da Volpe si legge: “Alla luce di quanto suesposto e di quanto previsto dalla delibera di Giunta n. 55, adottata dalla Giunta comunale il 29/03/2016, che prevede il riconoscimento del marchio “Locale 100% LIBERO DA SLOT”, si richiede quanto segue: Al punto 3 della stessa delibera il comune si impegna a “promuovere azioni rivolte a sensibilizzare i cittadini sui rischi personali, economici e sociali cui espone il gioco patologico”. Quali iniziative sono state intraprese? Al punto 4 il comune si impegna a dare la massima “informazione e diffusione del marchio locale 100% LIBERO DA SLOT”. In che modo e attraverso quali modalità il comune ha provveduto a darne la massima diffusione? Al punto 5 il comune si impegna ad “individuare incentivi di carattere economico con apposita delibera di G.C. da predisporre a cura dell’Ufficio Tributi”. E’ stata predisposta questa delibera specifica? Quali forme di incentivazione sono state previste? Al punto 6 il comune si impegna a “predisporre la modulistica e tenere un pubblico registro (inserito anche nella pagina Web dell’Ente locale) degli esercizi che possono fregiarsi del marchio comunale”. Al momento non risulta esserci l’apposito registro né tantomeno la pubblicazione sul sito web del comune. Quali tempi sono previsti per tali adempimenti? Al punto 7 si “incarica il Dirigente del 2.o settore degli adempimenti conseguenti al presente provvedimento, anche in ordine al rilascio del marchio”. Sono stati predisposti gli adempimenti conseguenti previsti? Perché il comune non interviene usando la leva fiscale ossia riducendo le tasse comunali a partire da quella sui rifiuti ai bar e esercizi commerciali che rinunciano alle slot? Perché nell’immediato non si interviene con una ordinanza sindacale che riduce gli orari di funzionamento delle slot-machine? Il comune ha individuato luoghi sensibili in cui può non essere concessa o rescissa l’autorizzazione, così come previsto dalla legge regionale?”, conclude. cdn/AGIMEG