Endrizzi (M5S): “Bisogna capire perché la domanda di gioco è anelastica. Soluzioni tecnologiche per la prevenzione difficilmente attuabili perché si scontrano con limiti costituzionali”

“Esiste un report sulle violazioni riguardanti la costruzione e l’uso degli apparecchi Comma 7? E sulle conseguenze che potrebbero avere sulla salute, l’ordine pubblico o sull’erario? Inoltre, chiedo se possiamo acquisire il decreto direttoriale. Spiego la ratio di questa richiesta: noi dobbiamo tener conto che si tratta di apparecchi che a volte gli esercizi commerciali utilizzano per integrare il reddito e che a volte sono alternativi ad altri tipi di apparecchi. Per cui, in un progetto di riordino, è importante capire i margini di manovra e i costi da sostenere per cui ci possa essere una conversione di offerta a livello di bar e tabaccherie.

“Proporrei al direttore se riuscissimo ad isolare alcuni nodi specifici e ritrovarci su audizioni tematiche con supporti tecnici dell’Agenzia per quel che può essere il riciclaggio, l’elusione fiscale, il tema dell’illegale che si veste da legale oppure il legale che si presta all’illegalità. Nelle inchieste acquisite in bicamerale sono arrivate lamentele di gestori autorizzati a soggiacere a minacce di tipo mafioso, per cui sono fattispecie diverse in una sfumatura di situazioni che va approfondita. Quindi chiederei se c’è la disponibilità per avere delle audizioni mirate su blocchi di questioni specifiche”. E’ quanto ha affermato il senatore del MoVimento 5 Stelle, Giovanni Endrizzi, durante l’audizione del Direttore Generale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Marcello Minenna, in Commissione parlamentare di inchiesta sul gioco illegale e sulle disfunzioni del gioco pubblico.

“Nell’immediato, rispetto a quanto è stato detto in questi due incontri, esprimo la soddisfazione perché ci siamo sintonizzati sul fatto che la domanda di gioco è anelastica. Del resto, dobbiamo chiederci perché lo sia. Questo è un compito specifico di questa Commissione. Noi sappiamo che questo tipo di domanda è tipica di tutti quei settori merceologici legati alle dipendenze e vale anche per i tabacchi e altri comparti dove le strategie sul prezzo o la modulazione dell’offerta sono legate al fatto che c’è una spinta difficilmente coercibile. Dunque, se c’è un problema di dipendenza così diffusa tanto che alcune stime dicono che il 50% del volume complessivo sia sostenuto da giocatori problematici o patologici mi sembra un dato molto allarmante, ovviamente è da verificare e non lo prendo per buono, però devo applicare un principio di precauzione”.

“Sono soddisfatto anche del fatto che lei abbia recuperato, rispetto alla precedente audizione, che le possibilità tecnologiche di intervenire con algoritmi diagnostici si scontrano con limiti costituzionali della possibilità di invadere con diagnosi di questo tipo la sfera privata. Ricordo che per il riconoscimento facciale, che potrebbe essere risolutiva per esempio nel gioco online, ci sono difficoltà anche per usarlo negli aeroporti perché ci sono vincoli giuridici. Ecco, sono tutte questioni che varrebbe la pena di isolare perché sono veramente molto articolate e complesse”. ac/AGIMEG