DEF 2022: “DDL riordino settore dei giochi collegato alla decisione di bilancio”

A completamento della manovra di bilancio 2023-2025, il Governo ha dichiarato collegato alla decisione di bilancio il DDL riordino settore dei giochi. E’ quanto si legge nel Documento di Economia e Finanza 2022 pubblicato al Senato.

Le Commissioni Bilancio di Senato e Camera, in seduta congiunta, da oggi a giovedì 14 aprile, svolgono le audizioni preliminari all’esame del Documento di economia e finanza 2022, all’ordine del giorno dell’Assemblea il 20 aprile, alle 14, insieme all’annessa Relazione, predisposta ai sensi dell’articolo 6 della legge 24 dicembre 2012, n. 243.

“17 marzo 2022. Approvato il D.L. n. 24/2022, che, in seguito all’attenuamento della diffusione del contagio, dispone una road map per la rimozione delle restrizioni in vigore. Il Decreto prevede la cessazione dello stato di emergenza il 31 marzo, con conseguente decadenza del Comitato tecnico scientifico, della struttura del Commissario straordinario e del sistema dei colori per le Regioni. Il 1° aprile cessa l’obbligo di Green Pass rafforzato sui luoghi di lavoro per gli over 50; cessa l’obbligo di Green Pass sui mezzi pubblici e per l’accesso a uffici pubblici, negozi, banche, poste, tabaccai e ristoranti all’aperto; decadono i limiti alle capienze; decade l’obbligo di quarantena in caso di contatto con positivi, dunque la DaD rimane per i soli studenti contagiati. Il 1° maggio cessa l’obbligo di Green Pass rafforzato per accedere a ristoranti, centri benessere, sale gioco, discoteche, congressi, eventi sportivi; cessa l’obbligo di Green Pass per mense, concorsi pubblici, colloqui in carcere, treni a lunga percorrenza; decade l’obbligo di mascherina al chiuso. Il 15 giugno decade l’obbligo vaccinale per tutte le categorie per le quali è previsto, eccetto il personale sanitario e delle RSA. Il 30 giugno termina il regime semplificato per lo smart working nel settore privato. Il 31 dicembre decade l’obbligo vaccinale per il personale sanitario e delle RSA e l’obbligo di Green Pass rafforzato per i visitatori di ospedali e RSA”, si legge.

“In confronto ai risultati del 2020, il miglioramento del saldo del 2021 (+49.070 milioni) è dovuto al miglioramento del saldo di parte corrente (+47.816 milioni) e del saldo di parte capitale (+1.736 milioni) mentre è peggiorato quello delle operazioni finanziarie attive (-483 milioni). Il saldo primario ha registrato un miglioramento inferiore (+47.771 milioni) a causa della minore spesa per interessi passivi del 2021 rispetto al 2020. Il confronto tra i due anni continua a presentare delle disomogeneità per effetto del lockdown e delle misure adottate per il contenimento dell’emergenza epidemiologica che hanno influenzato fortemente l’andamento degli incassi e dei pagamenti. La variazione del fabbisogno è ascrivibile alla più elevata crescita degli incassi finali (+95.280 milioni, +11,9%) rispetto a quella dei pagamenti finali (+46.210 milioni, +4,8%). Tra gli incassi, l’aumento più rilevante si osserva in quelli di parte corrente (+76.354 milioni, +9,6%), riconducibile alla dinamica: (…) dei trasferimenti dalle famiglie (+3.986 milioni, +30,8%) aumentati per le maggiori riscossioni dei proventi derivanti dai giochi (lotterie nazionali a estrazione istantanea)”, aggiunge.

“Il conto consolidato delle Amministrazioni centrali ha registrato nel 2021 un saldo pari a -105.851 milioni, migliore di 52.723 milioni rispetto al saldo del 2020, pari a -158.574 milioni. Gli incassi finali sono aumentati di 72.717 milioni (+15,8%) e i pagamenti finali di 19.993 milioni (+3,2%). Il saldo di parte corrente è migliorato di 45.978 milioni, quello delle operazioni di carattere finanziario di 5.719 milioni e il saldo di parte capitale di 1.026 milioni. Anche il saldo primario è migliorato di 51.635 milioni. Il confronto dei dati dei due anni presenta ancora delle disomogeneità dovute alle misure adottate per il contenimento dell’emergenza epidemiologica, i cui effetti straordinari hanno influenzato sia gli incassi sia i pagamenti. In particolare, per quanto riguarda gli incassi: (…) sono aumentati i trasferimenti correnti dalle famiglie (+4.103 milioni) per le maggiori riscossioni dei proventi derivanti dai giochi (lotterie nazionali a estrazione istantanea)”, continua.

“Per il 2022 si prevede un saldo del Settore pubblico pari a -78.863 milioni (-4,2% del PIL), in miglioramento di 30.159 milioni rispetto al risultato del 2021 (-109.022 milioni, -6,1% del PIL). Nel 2023 si prevede un peggioramento del saldo rispetto all’anno precedente di 5.992 milioni (-84.855 milioni, -4,3% del PIL). Il miglioramento del saldo previsto per il 2022 è riconducibile alla crescita stimata degli incassi finali (+42.913 milioni) superiore rispetto a quella dei pagamenti finali (+12.754 milioni), mentre, nel 2023, si prevedono ancora in aumento gli incassi finali (+12.610 milioni) seppur in misura inferiore rispetto ai pagamenti finali (+18.602 milioni). La crescita degli incassi finali nel 2022 è determinata soprattutto dalla parte corrente (+28.492 milioni), così come quella stimata nel 2023 (+29.093 milioni) e, nel dettaglio, dalle seguenti voci: (…) i trasferimenti dalle famiglie (+1.491 milioni nel 2022 e -26 milioni nel 2023) sono influenzati prevalentemente dalla previsione dei proventi derivanti dai giochi e dalle lotterie. La previsione degli incassi in conto capitale (+19.178 milioni nel 2022 e -16.298 milioni nel 2023) ha negli accrediti dall’Unione Europea in attuazione del programma di Next Generation EU la sua componente principale. Nel 2022, inoltre, include la riscossione dei diritti d’uso delle frequenze 5G e gli introiti per l’affidamento in concessione dell’esercizio a distanza dei giochi pubblici”, prosegue.

“Il comparto delle imposte indirette ha registrato un andamento particolarmente positivo (+29.912 milioni), quale conseguenza di un incremento generale delle relative categorie di imposta. La dinamica dell’ultimo esercizio evidenzia, infatti, una ripresa di gettito dopo la contrazione registrata nel 2020 riconducibile all’adozione di misure di contenimento emanate per la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid19, con conseguente deterioramento delle condizioni macroeconomiche, che aveva determinato un evidente peggioramento negli incassi, in particolare delle imposte sugli affari e di quelle sulla produzione e consumi. Relativamente agli incassi delle imposte sugli affari, all’andamento particolarmente positivo (+25.276 milioni) ha contributo principalmente la dinamica del gettito dell’IVA (+22.555 milioni). Gli incassi di tale tributo evidenziano apprezzabili incrementi nelle componenti relative alle importazioni (+4.290 milioni) e agli scambi interni (+20.523 milioni), sul cui andamento ha influito anche l’applicazione delle disposizioni che hanno stabilito il termine della sospensione dei versamenti tributari in scadenza nel mese di dicembre dell’anno 2020120. Anche le restanti imposte sugli affari presentano una dinamica positiva. In particolare, incrementi di gettito sono registrati per i versamenti relativi alle imposte di registro, di bollo e sostitutiva (+1.402 milioni), per l’imposta sulle assicurazioni (+307 milioni) e per le imposte sulle successioni e donazioni (+358 milioni). Gli incassi delle imposte sulla produzione evidenziano un aumento (+2.535 milioni) che ha interessato, in misura particolare, l’accisa sui prodotti energetici (+2.435 milioni). Il gettito relativo alla categoria Lotto, lotterie ed attività di gioco ha registrato un marcato incremento (+1.931 milioni), determinato dall’aumento di gettito proveniente dal gioco del lotto e superenalotto (1.958 milioni); in lieve contrazione, invece, le altre entrate della categoria (-27 milioni), nelle quali sono ricompresi gli incassi derivanti dal prelievo unico erariale sugli apparecchi di gioco, che confermano l’andamento negativo (-168 milioni) dovuto alle limitazioni di gioco imposte per il protrarsi della situazione emergenziale. Le imposte relative ai generi di monopolio si contraddistinguono per una crescita del relativo gettito, seppure modesta (+170 milioni)”, aggiunge.

“I pagamenti per la spesa corrente, pari a 691.884 milioni, aumentano di 45.548 milioni rispetto al 2020. Si registrano in particolare incrementi per: (…) poste correttive e compensative (+2.213 milioni), per maggiori versamenti all’entrata del bilancio dello Stato inerenti la regolazione delle vincite delle lotterie istantanee (+2.950 milioni) e del gioco del lotto (+1.315 milioni), in relazione al migliore andamento del volume dei giochi e delle correlate entrate; (…) consumi intermedi (+1.000 milioni), principalmente a causa dei maggiori versamenti all’entrata del bilancio dello Stato per la regolazione degli aggi delle lotterie istantanee (+580 milioni) e del gioco del lotto (+350 milioni), in relazione al migliore andamento del volume dei giochi e delle correlate entrate”, sottolinea.

“I risultati relativi agli incassi di bilancio per il 2021 sono posti a raffronto con le corrispondenti stime formulate lo scorso settembre in sede di elaborazione della Nota di aggiornamento al DEF 2021. Tale raffronto evidenzia, per gli incassi finali, una variazione positiva di 17.518 milioni per effetto del maggior gettito realizzato, rispetto alle previsioni aggiornate, sia dal comparto delle entrate tributarie (+3.401 milioni, al netto dei condoni), sia degli altri incassi (+14.225 milioni). In particolare, per le entrate di carattere tributario, si è registrato un andamento favorevole sia degli incassi per le imposte dirette (+834 milioni), sia di quelle indirette (+2.566 milioni). Tra le imposte dirette, la variazione positiva è stata determinata principalmente dal miglior andamento degli incassi delle imposte sostitutive, in parte compensato dalle differenze negative rispetto alle previsioni definite per l’IRPEF (-1.237 milioni) e per l’IRES (-2.635 milioni). Tra le imposte indirette, la categoria degli affari ha complessivamente evidenziato un profilo migliore rispetto a quanto stimato (+1.300 milioni), sebbene risultanti dalla dinamica positiva registrata dagli incassi IVA (+2.813 milioni) e dalle imposte di registro e bollo (+626 milioni) sono stati in buona parte compensati dall’andamento più contenuto, rispetto alle previsioni attese, registrato dalle restanti imposte ricomprese nella categoria residuale (-2.139 milioni). Le imposte sulla produzione registrano complessivamente maggiori introiti realizzati rispetto alle stime (+817 milioni), principalmente per l’andamento positivo registrato dalle altre imposte di produzione (+797 milioni). L’andamento del gettito per le imposte ricomprese nella categoria del Lotto e lotterie è risultato più favorevole rispetto alle attese (+225 milioni), in particolare per effetto della ripresa delle attività del gioco del Lotto nonostante il perdurare della crisi sanitaria, le cui misure di contenimento hanno determinato nel 2020 una considerevole riduzione di gettito del settore nel suo complesso; anche il gettito delle imposte sui generi di monopolio ha registrato risultati migliori alle previsioni (+224 milioni)”, prosegue.

“I pagamenti del bilancio dello Stato consolidato con altri enti (PCM, Agenzie fiscali, Corte dei Conti, Tar, Consiglio di Stato) ammontano nel 2021 a 810.970 milioni, inferiori per 21.696 milioni rispetto ai pagamenti stimati con la nota di aggiornamento al DEF presentata a settembre 2021 (Tav. 5-6.1). I pagamenti correnti consolidati ammontano a 691.884 milioni (-9.387 milioni rispetto alle stime) e quelli in conto capitale a 119.087 milioni (-12.309 milioni rispetto alle stime). Con riferimento alla spesa corrente, risultano minori pagamenti rispetto alle stime per: (…) poste correttive e compensative (-865 milioni), per minori pagamenti per le vincite dei giochi, in relazione all’andamento delle correlate entrate; consumi intermedi (-945 milioni), su cui incidono i minori pagamenti per gli aggi dei giochi (-100 milioni circa), in relazione all’andamento delle correlate entrate, e i minori pagamenti per provvigioni per collocamento titoli e gestione buoni postali fruttiferi (-200 milioni circa), dovuti allo slittamento al 2022 dei pagamenti riferiti all’ultima asta del 2021 e alla seconda quota di 150 milioni per il servizio offerto da CDP per la gestione dei buoni postali fruttiferi”, aggiunge.

“Le entrate finali per il 2022, al netto delle retrocessioni e dei dietimi di interessi, sono stimate in 623.086 milioni, configurando una previsione di incremento di gettito rispetto ai risultati del 2021 per 35.215 milioni (+6%), ascrivibile principalmente alla migliore evoluzione attesa per gli incassi tributari (+35.601 milioni, al netto dei condoni), a fronte di una contenuta flessione stimata per le entrate non tributarie (-395 milioni). Le variazioni relative ai principali tributi sono evidenziate nella Tabella V.6-8. Per le imposte dirette, la stima degli incassi attesi per il 2022 è caratterizzata da un generale aumento, per complessivi 18.247 milioni. Si stimano significativi incrementi di gettito per l’IRPEF (+5.206 milioni), l’IRES (+4.613 milioni) e per le altre imposte dirette (+9.216 milioni); di contro, è prevista una flessione degli incassi derivanti dalle ritenute sui redditi di capitale (-788 milioni) rispetto ai risultati positivi che le hanno caratterizzate nel corso del 2021. Per le imposte indirette si stima un andamento complessivamente più favorevole rispetto al 2021 (+17.355 milioni), in particolare per la categoria degli Affari, per effetto dell’andamento positivo di gettito previsto per l’IVA (+13.508 milioni) e per le altre imposte ricomprese nella medesima categoria. Un contenuto incremento di gettito è atteso per le principali imposte sulla produzione, quali le accise sugli olii minerali (+33 milioni) e le accise sul gas metano (+61 milioni). Per la categoria del lotto e delle attività di gioco, si stima un significativo recupero degli incassi rispetto ai risultati conseguiti nel 2021 (+2.877 milioni). In lieve flessione, al contrario, gli incassi relativi alle entrate da monopoli (-36 milioni). Per le entrate di natura non tributaria, la stima degli incassi per il 2022 prevede una contrazione di gettito (-395 milioni), quale risultante, da un lato, dall’incremento stimato associato ai trasferimenti, in particolare di quelli derivanti dalle attività di gioco e scommesse, e agli incassi di capitale connessi ai contributi a fondo perduto erogati dall’Unione Europea per l’attuazione del PNRR, dall’altro, dalla riduzione degli incassi di natura corrente, riguardanti i proventi da redditi di capitale, nonché quelli di natura finanziaria connessi al rimborso di anticipazioni concesse dallo Stato”, sottolinea.

cdn/AGIMEG