Covid-19, bozza monitoraggio ISS: Liguria, Marche, Veneto e provincia di Trento destinate ad entrare in zona gialla da lunedì

Secondo i dati del monitoraggio settimanale della Cabina di regia del ministero della Salute e dell’Iss, l’incidenza settimanale è in aumento: 241 casi Covid per 100mila abitanti contro 176 della settimana scorsa. In lieve calo invece l’Rt medio, pari a 1,13 rispetto all’1,18 della settimana precedente, ma al di sopra della soglia epidemica. Sale il tasso di occupazione delle terapie intensive (9,6%) e delle altre aree mediche (12,1%).

Il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 9,6% contro l’8,5% della scorsa settimana. Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 12,1% contro il 10,6%. La soglia di allerta è fissata al 10% per le intensive e al 15% per i reparti.

È in forte aumento il numero di nuovi casi Covid non associati a catene di trasmissione. La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in diminuzione. È in aumento la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi, mentre è stabile la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening.

In Italia una Regione è classificata a rischio alto, 18 risultano classificate a rischio moderato. Tra queste, tre sono ad alta probabilità di progressione a rischio alto. Due Regioni sono classificate a rischio basso.

Liguria, Marche, Veneto e provincia di Trento sono destinate ad entrare in zona gialla da lunedì. In tutti e quattro questi territori infatti sono stati superati i parametri di saturazione di terapie intensive e area medica. Per quanto riguarda l’incidenza la provincia di Bolzano resta in cima alla classifica italiana con 566 casi ogni 100mila abitanti, segue il Veneto a 498 poi il Friuli Venezia Giulia a 376 e la Liguria a 313. La Regione con il tasso di incidenza più basso è il Molise a 30,3 sotto i 100 pure Puglia 79,2 e Sardegna con 88,5.

Nove Regioni e Province autonome superano questa settimana la soglia di allerta del 10% di occupazione per casi Covid nelle terapie intensive. Sono Calabria (11,8%), Emilia Romagna (11,9%), Friuli Venezia Giulia (18,3%), Liguria (13,7%), Marche (16,7%), Molise (10,3%), PA Bolzano (18%), PA Trento (21,1%), Veneto (15%). Otto superano invece la soglia di allerta del 15% per l’occupazione dei reparti di area medica: Calabria (20,8%), Friuli Venezia Giulia (22,6%), Liguria (17,9%), Marche (15,6%), PA Bolzano (16%), PA Trento (17,6%), Valle d’Aosta (18,2%), Veneto (16%). cdn/AGIMEG