Campanella (GiocareItalia – Emi Rebus) ad Agimeg: “Il 12 gennaio a Roma la politica dovrà ascoltare la voce delle donne in difesa di tutti i lavoratori del gioco pubblico”. La LOCANDINA della manifestazione

“L’appello che faccio a tutte le donne del settore del gioco, come promotrice della manifestazione, è scendere in piazza numerose per far sentire la nostra voce alla politica. Abbiamo ricevuto l’autorizzazione da parte della Questura a manifestare il prossimo 12 gennaio a Roma, in Piazza Montecitorio, dalle ore 14,30 alle 19,00. Adotteremo tutte le necessarie misure anticontagio, indossando le mascherine e mantenendo la distanza di un metro una dall’altra. La situazione ormai è degenerata, abbiamo quest’ultima occasione per farci sentire e chiedere la riapertura delle nostre attività”. E’ quanto ha dichiarato ad Agimeg Antonia Campanella, membro del Comitato Direttivo GiocareItalia e Presidente dell’Associazione Emi Rebus, che si prepara alla manifestazione ‘Io dico basta – Il lavoro non è un gioco‘. “Il nostro obiettivo è manifestare ad oltranza finché non avremo risposte dalla politica. Anche se a causa del coprifuoco dalle ore 22 non potremmo restare in piazza tutta la notte, torneremo a manifestare il giorno dopo. Il settore del gioco pubblico è ormai sfinito dopo mesi di lockdown forzati. L’appello che faccio a tutte le donne che lavorano nel settore – prosegue Campanella – è quello di scendere in piazza adesso, numerose e in modo pacifico. Se da questa manifestazione non dovessimo ottenere risposte dalla politica, il rischio è che a scendere in piazza la prossima volta sarà tutto il settore e non lo farà più in modo pacifico. Le donne sono chiamate a salvaguardare oggi possibili scenari fuori controllo che potrebbero profilarsi domani. Purtroppo lo scorso 9 giugno, con la manifestazione dei lavoratori del gioco tenutasi a Roma, tutti insieme non siamo riusciti a risolvere i nostri problemi. Se il prossimo 12 gennaio non ci apriranno le porte, vuol dire che la politica non farà nulla per il nostro settore neanche questa volta. A quel punto la situazione potrebbe diventare esplosiva”. Agimeg è ufficio stampa della manifestazione.

LA LOCANDINA DELLA MANIFESTAZIONE

lp/AGIMEG