Cafiero De Raho (Antimafia): “Dati sui rischi di gioco meno allarmanti di quelli su consumo di tabacco, droghe e alcol. Vietare gioco legale spalanca le porte a illegale”

“Intervenire vietando di fatto di giocare legalmente, per un verso non garantisce una libertà che deve essere comunque rispettata, per l’altro spalanca praterie per il gioco illegale”. E’ quanto ha ribadito, nel corso della presentazione dello studio di Eurispes in corso a Torino, il Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, Federico Cafiero De Raho, che ha spiegato: «Oltre alle infiltrazioni criminali, è certo che l’area del gioco presenti dei rischi per la salute dei cittadini, anche se i dati oggi in nostro possesso sono, forse, meno allarmanti di quelli che emergono dal consumo di tabacco, di droghe e di alcol. È quindi necessario attrezzarsi per questa specifica dipendenza ‘sine substantia’, che inoltre molto spesso si manifesta in connubio con altre forme di dipendenza ‘da sostanza’. Ma pensare di intervenire vietando di fatto di giocare legalmente, per un verso non garantisce una libertà che deve essere comunque rispettata, per l’altro spalanca praterie per il gioco illegale». De Raho ha aggiunto: «La repressione deve riguardare l’illegalità, e in proposito la politica dovrebbe intervenire dotando le Forze dell’ordine e gli inquirenti di strumenti più avanzati. Una cosa è certa: il proibizionismo, in questo come in altri settori, ha sempre dimostrato di non essere una soluzione». cr/AGIMEG