Politica, Sistema Gioco Italia – Confindustria 2.0 l’evoluzione dell’associazionismo di settore. Passamonti: “Tutelare le specificità ma in un’ottica di rappresentanza complessiva”

Quello che è appena iniziato potrebbe essere un anno zero per il settore del gioco in Italia. Il 2016 infatti potrebbe rappresentare una svolta, sia in senso positivo sia in quello negativo, con in gioco la sopravvivenza dell’intero sistema. Questo in estrema sintesi il pensiero di Massimo Passamonti, presidente di Sistema Gioco Italia – Confindustria, che in un’esclusiva intervista ad Agimeg ha dichiarato che: “Purtroppo l’anno non è iniziato bene per il settore del gioco legale in Italia visto che la Stabilità ha di fatto ripercorso le strade del passato che non hanno prodotto grandi risultati né per l’Erario né per il sistema industriale che anzi è stato gravemente indebolito con le leggi di Stabilità del 2014 e del 2015. La differenza dell’ultima Stabilità sta solo in alcuni accenni che sembrano contenere la necessità, condivisa anche dal legislatore e dal Governo, di una riforma radicale del mercato del gioco in Italia. Come Sistema Gioco Italia – Confindustria abbiamo sempre detto che la legge di Stabilità non è lo strumento adatto per una riforma strutturale e solida del mercato del gioco. Il nostro augurio, e noi lavoreremo in tal senso, è che già da gennaio si possa riprendere in mano la Delega Fiscale che purtroppo che purtroppo è stata lasciata cadere nell’estate dello scorso anno”. Quindi il sistema delle associazioni assumerà sempre più importanza per interagire con tutte le parti coinvolte nel processo decisionale? “E’ evidente che il motivo di una rappresentanza industriale del settore ha un senso ed una motivazione forte se esiste un processo teso a cambiare effettivamente il mercato del gioco legale. Sistema Gioco Italia – Confindustria era nata per questo e con la Delega Fiscale sembrava che si potesse compiere l’auspicato salto di qualità. Adesso scenderemo in campo con una sorta di Sistema Gioco Italia – Confindustria 2.0 che si adopererà per un confronto “definitivo” con il Governo e le parti per riformare l’offerta di gioco legale. Se non si arriverà ad una soluzione di questo tipo bisognerà ripensare agli stessi presupposti costitutivi di una rappresentanza. Sistema Gioco Italia – Confindustria 2.0 dovrà attuare una riforma basata su una logica non di sviluppo di mercato, del quale si è perso il controllo, ma nell’ottica di una politica di consolidamento con una conseguenza riduzione dell’offerta, un confronto con gli enti locali ed una qualificazione sempre più forte di tutti i soggetti della filiera”. Ma che futuro prevede e si auspica per l’associazionismo di settore? “E’ evidente che la rappresentanza delle associazioni dovrà confrontarsi con un periodo di fatto decisivo per l’intero mercato. Le diverse specificità della filiera dovranno assumere una dimensione che potrà essere sì di una rappresentanza diretta, ma sempre all’interno di un processo di sintesi e di rappresentanza complessiva del mercato del gioco legale. In questo senso – ci tiene a sottolineare Passamonti – sarà importante anche risolvere alcune vicissitudini dell’anno passato che hanno coinvolto associazioni come Acadi e più recentemente la parte delle aziende dell’online puro. Le rappresentanze in questione dovranno certamente agire in una rappresentanza specifica per la loro parte di mercato, ma dovranno anche essere in grado di elevare questa rappresentanza di settore a quella più generale di sistema. In questo senso Sistema Gioco Italia – Confindustria 2.0 si propone come punto di aggregazione delle diverse specificità per mettere insieme i vari pezzi del sistema in un unico blocco di esigenze da portare al confronto con il Governo e le parti coinvolte. Solo in questo modo si potrà garantire un futuro all’intero sistema del gioco legale in Italia”. es/AGIMEG