Poker live: non è stato convalidato il sequestro del circolo Reraise di Bari “per mancanza di presupposti di reato”

Non è stato convalidato il sequestro del circolo di poker Reraise di Bari “per mancanza di presupposti di reato”. Si chiude nel giro di poche settimane una vicenda che aveva catturato l’attenzione mediatica non solo tra i giocatori di poker live. Nella serata dell’8 gennaio una dozzina di rappresentanti delle forze dell’ordine hanno interrotto un torneo di poker dal costo d’iscrizione di 60 euro al quale si erano iscritti una cinquantina di giocatori, sequestrando anche le aree di gioco e il montepremi accumulato (circa 3mila euro) e interrogando i proprietari.
“Sono rimasto deluso per come la stampa ha raccontato l’accaduto – ha commentato Lele Sgherza, uno dei soci -.  Nei titoli si leggevano parole come bisca clandestina, come seminterrato. La nostra associazione sportiva dilettantistica ha 900 soci, si trova in una struttura su quattro piani sulla tangenziale di Bari, con tanto di palme e illuminazione. Come si fa a parlare di bisca clandestina?”. Facendo quindi leva sulle tante sentenze emesse dai vari tribunali italiani a favore dei circoli di poker sequestrati i soci sono andati avanti per vie legali e il tribunale di Bari ha deciso di non convalidare il sequestro per mancanza di presupposti di reato. “Gli ufficiali hanno deciso di togliere i sigilli. Spero che quanto accaduto al Reraise di Bari sia l’epilogo di questa lunga storia. Da anni faccio parte di questo settore – prosegue Sgherza -. Chi crede che il poker a torneo sia qualcosa di illegale porta avanti una battaglia persa”. cz/AGIMEG