Mancano appena 17 giorni alla ripresa dei giochi al “Rio”. Per i “November Nine” si avvicina il momento tanto atteso, che li condurrà alla conquista del titolo di campione del mondo. Fra questi nove players quindi, ci sarà colui che potrà fregiarsi del più importante bracciale al mondo. Il WSOP final table 2016, prenderà il via il 30 ottobre, per concludersi il 1 novembre. Nel mezzo tre day, che scremeranno il lotto di finalisti.
Nell’attesa quindi, diamo un occhio alle storie dei November Nine 2016 e quello che – riporta Acesbook – hanno vinto prima di oggi.
Seat 5: Cliff Josephy (United States) – 75.000.000
E’ senza dubbio il più conosciuto dei finalisti. Chiude da chipleader dopo un day 7 perfetto e ha tutte le carte in regola per puntare al trionfo finale. Cliff è stato uno dei pionieri del poker online, quando ancora in pochi giocavano su internet. Ha saputo cogliere l’attimo e con il nick name “JohnnyBax” ha vinto i massimi online, tanto da diventare una sorta di “santone” per i giocatori di allora. Solo nel 2005 svelerà la propria identità al pubblico, proprio nel giorno in cui conquista il primo dei due bracciali WSOP. Il secondo arriverà nel 2013 e adesso sogna il colpaccio da 8 milioni di dollari. Sarebbe la definitiva consacrazione.
Seat 4: Qui Nguyen (United States) – 68.075.000
Alla pari di Cliff, ha fatto il bello e il cattivo tempo al tavolo. E infatti è vice chipleader del tavolo finale. Prima di essere un November Nine, aveva collezionato un solo “In the Money” alle WSOP per poco più di 9 mila dollari. Adesso ha sicuro un milione in tasca e punta ovviamente al massimo bottino. Certo, ha poca esperienza a questi livelli, ma ha dimostrato di non aver paura a mettere tutte le chips in mezzo al tavolo. Potrebbe davvero essere la mina vagante del final table.
Seat 7: Gordon Vayo (United States) – 50.450.000
Se Cliff Josephy, è il player più conosciuto fra i “November Nine”, Vayo è senza dubbio il secondo. Ha dalla sua 26 “In the Money” alle WSOP per 608 mila dollari. Nel 2013 andò vicinissimo al primo bracciale, finendo secondo nel “$3.000 6-Max”, battuto in heads up da David Kitai. In carriera ha superato il muro del milione di dollari in vincite. E’ uno dei seri candidati al titolo di campione del Mondo.
Seat 8: Kenny Hallaert (Belgium) – 43.325.000
Dal Belgio con furore. Dodici mesi dopo Pierre Neuville, tocca a Kenny provarci. Lo scorso anno non andò bene al temibile vecchietto belga e i sogni adesso sono tutti riposti in questo giocatore che negli ultimi sei anni ha messo a segno alle WSOP ben 22 “In the Money”. Un player navigato dunque, con 367 mila dollari di vincite al “Rio”. E’ il migliore nel count, fra i tre giocatori europei presenti.
Seat 6: Michael Ruane (United States) – 29.800.000
Appena tre “Cash” alle WSOP in carriera per 24 mila bigliettoni vinti. Eppure Ruane è stato uno dei giocatori che hanno maggiormente impressionato nel day 7 del main event. Ha vissuto un leggero calo nella parte finale, ma ha sempre dato la sensazione di un osso duro. Può davvero essere l’ago della bilancia.
Seat 2: Vojtech Ruzicka (Czech Republic) – 27.450.000
Leader alla fine del day 6, il player Ceco ha vissuto un day 7 da montagne russe. Falsa partenza iniziale, per poi riprendersi nella seconda metà della giornata. E’ un volto abbastanza conosciuto dalle parti del Rio, con 17 “In the Money” alle WSOP e un incasso pari a 138 mila dollari. Lo scorso anno raggiunse il final table nel torneo Bounty.
Seat 1: Griffin Benger (Canada) – 21.925.000
Altro elemento da prendere con le molle. Il canadese è senza dubbio uno dei giocatori più attesi a questo tavolo finale. Online è una sorta di fenomeno con oltre 6 milioni e mezzo vinti. Dal vivo, ha raccolto alle WSOP 13 piazzamenti a premio per quasi 240 mila dollari. E’ alla seconda deep run nel main event. La prima due anni fa, quando chiuse al 90° posto. Quest’anno è andata sicuramente meglio. Non solo, ma Griffin è stato anche un fenomeno nei video game ed ex numero 1 al mondo nel ranking e vincitore del Counterstrike World Championship.
Seat 9: Jerry Wong (United States) – 10.325.000
Poche fiches, ma tante skill. Ha vinto oltre un milione in carriera Wong, che alle WSOP ha già piazzato 19 “cashes” per 127 mila dollari. Se trova il double up, può davvero mettere paura a tutti. Attenzione a darlo per spacciato.
Seat 3: Fernando Pons (Spain) – 6.225.000
Ultimo nel count, ma già felice per il milione assicurato come “November Nine”. E’ al primo “In the Money” alle WSOP il player spagnolo, ma crediamo che se lo ricorderà a lungo, comunque vada. E poi ha una storia incredibile alle spalle. Si è qualificato al main event con 30 euro. Minimo investimento e massimo rendimento. Non solo, ma è un contabile di Maiorca. Contabile come un certo Chris Moneymaker. 13 anni dopo il sogno di ogni giocatore, riprende quota. Chissà se la favola continuerà oppure no. lp/AGIMEG