“Il gioco legale è un argomento divisivo. Un argomento importante che lascia un vuoto. Ci auguriamo di riuscire ad arrivare nel tempo più breve possibile a mettere mano alla legge 9/2016 che ha lasciato già dietro di sè parecchie perdite di posti di lavoro. Io, per deformazione professionale, perchè arrivo dal mondo dell’imprenditoria commerciale, e per la mia esperienza politica sono sempre stato vicino, prima da assessore nel mio comune oggi da presidente di una commissione che parla di commercio. Mi sono sentito in dovere di mettere mano a questa legge che ritengo ingiusta. Questa normativa ha messo dei paletti chiamati distanziometri. Ha fatto una cosa gravissima: ha tolto il diritto di poter lavorare nella legalità a quell’imprenditore che aveva tutti i titoli per poter esercitare la sua professione. Chi aveva titolo per poter avere un’attività con Awp o Vlt nei loro locali commerciali, con l’entrata in vigore della legge, con tre step, ha dovuto chiudere, lasciando in balia di sè molti posti di lavoro. E’ stata fatta una manifestazione a Piazza Castello a cui ho partecipato volentieri. Ho visto un mondo, delle mamme e molti imprenditori quasi rassegnati dalla data del 20 maggio. Questa è l’ultima delle trance di quelle attività che, chi ci ha preceduto in Regione Piemonte, ha deciso che doveva abbandonare. Si poteva inizialmente pensare che la lotta alla ludopatia potesse passare dal chiudere e bloccare quello che poteva essere l’indotto che portava al gioco. Abbiamo capito in questi anni che così non è stato. Abbiamo visto che si è spostato verso il mondo illegale: sono aumentati i sequestri, le azioni delle forze dell’ordine a difesa della legalità. Nei mesi indietro abbiamo ascoltato diverse relazioni: la Cgia di Mestre ci ha snocciolato dati allarmanti, abbiamo sentito chi ha fatto studi, gli imprenditori, abbiamo incontrato i sindacati che ci hanno chiesto di mettere mano alla legge”. E’ quanto ha detto a Torino Futura, format di Rete 7, Claudio Leone, consigliere regionale Lega in Piemonte. “Non potrà più tornare quel gioco d’azzardo che c’era prima, le awp sono già state contingentate dallo Stato. Ho chiesto in diverse commissioni i dati reali. Siamo convinti che il ludopatico deve essere aiutato e seguito, non può essere abbandonato. Sul numero dei malati reali di ludopatia data da gioco ho avuto però pochissime risposte. Il ludopatico oltre al gioco ha anche altre dipendenze, dovremmo rivedere il tipo di assistenza fatta sino ad oggi. Mi metto nei panni dell’imprenditore, non oso immaginare cosa può pensare quando manca poco più di un mese alla data fatidica del 20 maggio 2021 quando dovrà chiudere per sempre. Ha investito denari, sta pagando le spese, sta mantenendo la famiglia. La manifestazione di Città di Castello è stata fatta con dignità e rispetto delle regole. Mi chiedo però dove era chi sta dall’altra parte dell’Emiciclo. Questa sarà una battaglia che mi auguro in breve tempo possa approdare in Aula e vedere cancellata la legge 9/2016 stabilendo le regole nuove. La prima regola fondamentale è l’azzeramento della retroattività: chi ne aveva titolo prima è giusto ne abbia adesso. Ci sarebbe anche da andare a vedere quelli che sono i luoghi sensibili e i distanziometri. Nella mia proposta di legge i 500 metri verranno dimezzati. Potremmo fare una concertazione anche con le altre forze di Governo per capire quelli che sono veramente i luoghi sensibili che possono avere senso. La Lega c’è ed è vicina al mondo dell’imprenditoria. Questa legge va rivista e va tolta la retroattività. Da lì si parte, poi sul resto sarà dimezzato il distanziometro, saranno rivisti i luoghi sensibili, sarà ridata dignità e possibilità di lavorare a chi ne aveva diritto. In Commissione è stata portata parecchio tempo fa, poi c’è stato il problema della pandemia”, ha concluso. cdn/AGIMEG