La Presidenza del Consiglio dei Ministri ha trasmesso alle Camere il Piano strutturale di bilancio di medio termine 2025-2029. Il testo è stato illustrato dal Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti in Consiglio dei Ministri.
Il Piano conferma la traiettoria della spesa primaria netta che avrà, nei prossimi 7 anni, un tasso di crescita medio vicino all’1,5%, compatibile con il profilo stimato dalla Commissione.
Nel dettaglio, i tassi di crescita della spesa primaria netta previsti sono: 1,3% nel 2025; 1,6% nel 2026; 1,9% nel 2027; 1,7% nel 2028; 1,5% nel 2029; 1,1% nel 2030 e 1,2% nel 2031.
Il Piano si ispira a una linea seria, prudente e responsabile, coerente con l’azione dispiegata dal Governo dal suo insediamento. Partendo da una stima del 3,8% del PIL per l’anno in corso, il Governo si pone l’obiettivo di portare il rapporto deficit/Pil al 3,3% nel 2025 e al 2,8% nel 2026, il che consentirà di uscire dalla procedura per deficit eccessivo.
Tenendo anche conto della revisione del PIL nominale operato dall’Istat e dei dati sul debito elaborati dalla Banca d’Italia, il rapporto debito/PIL a fine 2023 scende al 134,8% rispetto al 137,3% precedentemente stimato. Come già rilevato nel DEF dello scorso aprile, l’andamento del rapporto tra debito e PIL nei prossimi anni, soprattutto nel periodo 2024-2026, continuerà a essere fortemente condizionato dall’impatto sul fabbisogno di cassa delle compensazioni d’imposta legate ai Superbonus edilizi introdotti a partire dal 2020. Il rapporto debito/Pil, dunque, solo dal 2027 inizierà un percorso di discesa, in linea con le nuove regole che prevedono che si riduca, in media, di 1 punto percentuale di PIL successivamente all’uscita dalla procedura per deficit eccessivi.
Il Piano contiene un rilevante insieme di riforme e investimenti, di cui alcuni in continuità con il PNRR. Ciò conferma la determinazione del Governo a lavorare per il miglioramento della competitività dell’economia italiana, promuovendo una crescita sostenibile e il contrasto al declino demografico. Al contempo si conferma il sostegno al potere d’acquisto delle retribuzioni e l’impegno all’attuazione della legge delega di riforma del fisco, compresa l’intensificazione dello sforzo di recupero del gettito fiscale. cdn/AGIMEG