Scommesse, Garrisi (Stanleybet) ad Agimeg: “Falso poter operare in Italia senza concessione ma pagando solo l’imposta unica. La discriminazione subita da Stanleybet è un caso unico”

Il comma 644 (della Legge di Stabilità 2015 ndr) è privo di fondamento per poter operare. E’ stato introdotto nell’ambito di una sanatoria fiscale per soggetti per i quali l’imposta unica era dovuta. Stanley non ha partecipato alla sanatoria perché per lei l’imposta unica, già evasa in altra giurisdizione, non è dovuta in Italia”. Giovanni Garrisi, Executive Chairman di Stanleybet va all’attacco di operatori come Softbet24, che ha pubblicamente dichiarato di voler operare in Italia senza concessione ma versando l’imposta unica. “Il comma 644 (che per chi non ha aderito alla regolarizzazione prevede l’obbligo di comunicare i propri dati anagrafici e l’esistenza dell’attività di raccolta gioco al questore territorialmente competente, prevedendo il versamento dell’imposta unica ad Aams ndr) ha lo scopo di far capire alle autorità italiane chi sta operando, ma come ha stabilito la Cassazione non basta a un operatore per essere considerato legale: è necessario fare richiesta di autorizzazione che tuttavia sarà negata per mancanza titolo autorizzatorio e che fa diventare illegale l’attività. Senza gara – afferma Garrisi ad Agimeg – un operatore non può mai essere legale, a meno che sia stato escluso da una gara in violazione del diritto dell’Unione da parte di uno Stato membro, nel caso specifico l’Italia, come è capitato a noi. Se è riconosciuto dal giudicato della Corte di Giustizia Europea che è stato discriminato, la mancanza di titolo autorizzatorio consente di lavorare. Ma se la scelta dello Stato italiano è puntare su un sistema concessorio, è possibile entrare solo con gare. Altrimenti si mette in discussione la scelta dell’Italia di avere un sistema concessorio anziche’ autorizzatorio”. E sull’imminente bando di gara per l’online, Garrisi ha detto che si tratta di un “fatto positivo e siamo interessati a partecipare alla gara. Sicuramente vorremmo prendere una licenza, Stanley è un operatore troppo importante per non partecipare a questo evento. Nell’online non abbiamo mai avuto problemi con Aams”. cr/AGIMEG