Giochi, Aronica (ADM): “Aumentare spesa in qualità del gioco e nella ricerca. Pubblicità serve a distinguere gioco legale da quello illegale”

dal nostro inviato a Milano – “Confrontati con altri Paesi europei, siamo in posizione alta per la spesa, con poche eccezioni come UK, dove c’è una grande passione per il gioco, non possiamo dire quanto l’offerta induca al consumo di gioco, e in ogni caso il Governo ha già deciso di ridurre il numero di apparecchi. Si dice che gli italiani “bruciano” 90 miliardi al gioco, ma non solo la cifra è 5 volte la spesa reale, si ignora anche che la spesa è destinata a un legittimo divertimento”. E’ quanto ha detto Alessandro Aronica, vicedirettore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, nel convegno “Gioco in Italia, un settore a confronto” in corso di svolgimento a Milano. “Non tutti i giocatori ai quali si impedisse di trovare sale giochi e agenzie si riverserebbe sul gioco online, solo in parte. Non credo che la pubblicità serva al settore del gioco, ma serve a distinguere il gioco illegale, almeno per quanto riguarda il gioco online. Da quest’anno – ha ricordato Aronica – i concessionari dovranno spendere una cifra per aumentare la qualità del gioco e nella ricerca, per avere dati reali sulla patologia d’azzardo e sull’efficacia degli strumenti di prevenzione. Per esempio, siamo certi che il distanziometro serva a ridurre il gioco patologico o non incide forse solo su quello occasionale? Non posso dare una risposta, ma posso chiederlo ai ricercatori”, ha concluso. lp/AGIMEG