Cardia (Acadi) ad Agimeg: “Un ulteriore incremento della tassazione del comparto degli apparecchi mette a rischio la stabilità dell’intero sistema concessorio e delle filiere”

“Ricorrere a un ulteriore incremento della tassazione del comparto degli apparecchi da intrattenimento, in qualunque modo essa sia declinata, mette a rischio la stabilità dell’intero sistema concessorio e delle filiere”. E’ l’allarme lanciato da Geronimo Cardia, Presidente Acadi, che ha commentato ad Agimeg l’ipotesi allo studio del Governo di reperire con la Manovra ulteriori 500 milioni di euro dal comparto delle slot. “Negli ultimi dodici mesi abbiamo assistito a continui aumenti del Preu, la politica deve prendere atto che andando ora a colpire, oltre al prelievo erariale, anche i Nulla Osta per la messa in esercizio, si mette a repentaglio l’intero sistema con rischi non solo per le entrate e le coperture che l’Esecutivo punta ad ottenere, ma anche per la tenuta dei 10 miliardi di euro che il settore del gioco garantisce ogni anno all’erario. L’Ufficio Parlamentare di Bilancio, organo terzo e dunque super partes, già nel maggio 2018 aveva evidenziato come l’incremento della tassazione per il settore degli apparecchi da intrattenimento avrebbe potuto mettere seriamente a rischio la tenuta del sistema, con serie ripercussioni sulla finanza pubblica. Il tutto senza contare le diverse normative applicate sul territorio che sono andate a colpire il settore delle slot. Condividiamo pienamente – ha proseguito il presidente Acadi – il fatto che sia stato messo tra i punti del patto del nuovo Governo il contrasto al gioco d’azzardo patologico, è una politica giustissima e prerogativa dello stesso sistema concessorio e delle filiere di gioco, ma ci chiediamo allora quale sia il legame tra l’innalzare il costo dei Nulla Osta e perseguire l’obiettivo di contrastare il Gap. Non vorremmo ritrovarci ancora una volta di fronte – conclude Cardia – all’ennesimo ricorso al comparto per fare cassa. Auspico pertanto che si possa scongiurare un’ulteriore tassazione e che invece il Governo possa mettere in atto il tanto annunciato ed atteso riordino del settore”. cr/AGIMEG