“Entro l’anno sarà indetto un nuovo bando. Ma non sappiamo chi potrà partecipare, oltre a tutti quelli che vedono la loro concessione scadere da qui a breve”. E’ quanto ha detto Italo Marcotti, presidente di Federbingo, in un’intervista che verrà pubblicata sul numero di domani della Scommessa Sportiva. E sul fatto che le attuali concessioni scadranno a scaglioni “l’assegnazione fu fatta agli inizi del 2001 ma la prima sala aprì a ottobre di quell’anno. Perché dal momento dell’assegnazione, il titolare deve poi avere il tempo di realizzare la sala, collaudarla eccetera. La durata della concessione partiva da quel momento, dall’apertura della sala”. La prima concessione scadrà quindi a novembre di quest’anno, l’ultima invece varrà ancora per sette anni: “scadrà nel 2020, perché fu attivata nel 2008, quando si conclusero le ultime contestazioni”, spiega ancora Marcotti. Sostanzialmente quindi anche per il bingo le vecchie concessioni continueranno a vivere accanto alle nuove, e questo, secondo il presidente di Federbingo, causerà una serie di problemi: “è possibile che nasca una nuova sala a poca distanza da un’altra che esiste già. Questo, naturalmente, modifica le condizioni del mercato, e può incidere significativamente sul suo giro d’affari. Anche perché si tratterebbe di strutture nuove, che quindi sarebbero più competitive”.
anno | concessioni in scadenza | percentuale |
2013 | 26 | 11,5 |
2014 | 173 | 76,5 |
2015 | 15 | 6,6 |
2016 | 7 | 3,1 |
2017 | 2 | 0,9 |
2018 | 1 | 0,4 |
2019 | 1 | 0,4 |
2020 | 1 | 0,4 |
lp/AGIMEG