Penali slot: Prof. Tedeschini (Hbg), “Sentenza di condanna porterebbe a violazione del ne bis in idem, da far valere di fronte alla Corte dei Diritti dell’Uomo”

“Se la Corte arrivasse a una sentenza di condanna, ci sarebbe una violazione del principio del ne bis in idem, da far valere di fronte alla Corte dei Diritti dell’Uomo”. Lo ha detto nel corso dell’udienza di fronte alla Terza Sezione d’Appello della Corte dei Conti il prof. Tedeschini, del collegio difensivo della concessionaria Hbg, intervenendo nell’udienza di merito sulle maxipenali newslot. Il riferimento è alle sentenze emesse dal Consiglio di Stato a partire dal 2010, in cui si giudicano le concessionarie non responsabili per il ritardo nell’avvio della rete, dal momento che questo sarebbe dovuto a una serie di fattori – come le vastissime dimensioni del progetto, o le resistenze dei gestori – su cui le compagnie non avevano potere di intervento. La Procura ha sempre sostenuto che i due giudizi avessero oggetti differenti: la legittimità delle penali comminate dai monopoli il giudizio amministrativo, il danno erariale subito dall’amministrazione per il mancato controllo del gioco lecito il giudizio contabile. Un aspetto su cui però è intervenuto l’avv. Medugno, del collegio difensivo di Hbg: “E’ una questione su cui è intervenuta la Cassazione per prima, decidendo sul conflitto di giurisdizione. E pose la distinzione tra danno contrattuale (la cui giurisdizione era affidata al giudice amministrativo) e danno pubblico (affidato invece a quello cantabile). In realtà, è una distinzione che si risolve in un paralogismo. Se l’altro contraente è un’amministrazione pubblica, il danno contrattuale che subisce è un danno pubblico”. gr/AGIMEG