Pedrizzi: “Studi e ricerche unica arma per fronteggiare pregiudizio e ignoranza sul settore dei giochi pubblici”

Il settore dei giochi è costretto continuamente a fronteggiare gli attacchi del pregiudizio e della poca conoscenza. “Tutte le analisi, le ricerche, i documenti prodotti vengono occultati e non vengono fatti circolare, mentre vengono diffuse notizie false, tendenziose e manipolate soprattutto sull’entità della presunta spesa degli italiani e sui numeri degli affetti dalle patologie dipendenti dai giochi.

Basta leggere i titoli sempre a tutta pagina ed a caratteri cubitali di certi giornali rispetto alle poche, striminzite righe riservate alle dichiarazioni di rappresentanti istituzionali e di responsabili dell’ordine pubblico, di fior di ricercatori e di esperti”. E’ quanto ha sottolineato Riccardo Pedrizzi, Presidente UCID Lazio e già Senatore e Presidente della VI Commissione Finanze e Tesoro del Senato, in un articolo pubblicato su Formiche.net.

“Secondo i dati resi noti dal sottosegretario all’Economia Federico Freni, in risposta a una interrogazione presentata alla Camera dal deputato del Pd Virginio Merola, la raccolta riferita al periodo 1 gennaio-31 luglio 2024 ammonta a 90 miliardi di euro – aggiunge.

In proiezione, dunque, quest’anno si andrà molto sopra i 148 miliardi di euro dello scorso anno, già record assoluto ma il titolo ad effetto di un noto quotidiano già prevede che saranno 160 miliardi di euro. Dunque i 148 sono diventati 160 e tutta questa massa di giocate è considerata come una spesa dilapidata dagli italiani. Eppure il Sottosegretario ha specificato chiaramente che: ‘al 31 luglio, la raccolta complessiva è stata di 90 miliardi di euro, dei quali 78 miliardi sono tornati ai giocatori, 7 miliardi sono andati all’Erario, quindi la perdita totale effettiva si attesta a 12 miliardi di euro, dei quali particolarmente rilevanti sono i 7 miliardi che vanno nelle casse dello Stato, rappresentando una risorsa fondamentale per l’economia’”.

Fondamentale quindi l’analisi dell’andamento del settore del gioco lecito. Astro in collaborazione con la Cgia di Mestre, in uno studio ha evidenziato che: “nel biennio 2022-2023 la raccolta dell’intero settore del gioco lecito è cresciuta di oltre un terzo rispetto al periodo pre-Covid raggiungendo 147,6 miliardi di euro, le vincite sono aumentate in maniera più che proporzionale (+39,5%). Rilevante il contributo al gettito pari a oltre 11,6 miliardi di euro, il fatturato è salito del 12% (a fronte di un’inflazione che nello stesso periodo è salita del 16%). Rilevante il ridimensionamento di tutta la rete vendita. Uno dei comparti del gioco legale che non ha risentito le conseguenze negative del biennio 2020-2021 è quello del gioco online”.

Studi e ricerche attendibili sembrano essere l’unica arma contrastare ed alleggerire il peso che grava sul settore in termini di reputazione e conoscenza.

“Quali proposte potremmo azzardare? – conclude Pedrizzi – Innanzitutto una di tipo educativo, predisponendo una rete di iniziative didattiche, formative, pubblicitarie sia nelle scuole che sui posti di lavoro ed uno di tipo conoscitivo con il monitoraggio costante, dotandosi di strumenti per analizzare e quantificare costantemente l’impatto del gioco sulla salute pubblica. Bisogna puntare maggiormente sulla prevenzione e il contrasto alla ludopatia da un punto di vista culturale. Ed è molto importante la compartecipazione regionale al gettito erariale dei proventi derivanti dal gioco e sarebbe utile che queste risorse fossero dedicate proprio alla prevenzione e al contrasto alla ludopatia. Poi ci sarebbe il collegamento e la destinazione a fini sociali e culturali di una parte del gettito”. cdn/AGIMEG