“Abbiamo da poco intrapreso questa nuova avventura nella PCL, un’importante opportunità per noi del Team Element New”. A parlare è Ivano capitano del team eSports degli Element New, che ha da poco disputato la prima partita del campionato contro il team Brera eSports. In occasione del match, finito purtroppo con una sconfitta, il Capitano dice ad Agimeg: “Di base nel primo tempo abbiamo giocato abbastanza bene, nel secondo invece siamo calati un po’. Nel momento in cui ci sono più gol, la concentrazione conta di più. Forse ciò che ci manca è l’esperienza, questo è il primo anno che facciamo competitive e noi purtroppo tendiamo ad innervosirci un po’ nel momento in cui prendiamo gol. Non mi aspettavo di vincere contro i Brera, sulla carta erano favoriti rispetto a noi, però vogliamo giocare sempre al massimo e puntiamo comunque a vincere. Alla fine rimane un gioco, ma è importante vincere, pur sempre divertendoci”. Parlando degli obiettivi principali del team in questo campionato “l’obiettivo primario è acquisire esperienza – continua Ivano – siamo tutti molto giovani: abbiamo ragazzi di circa 17, 22 e 23 anni, mentre quelli che sperano i 25 anni sono solamente 3. Dobbiamo impegnarci al massimo e prendere quest’anno come “rampa di lancio” per affrontare al meglio il prossimo”. Ivano poi ci ha parlato del tipo di allenamento che la squadra segue per poter essere preparata al massimo alle sfide, che nella PCL non sembrano essere semplicissime “appena esce il nuovo Fifa bisogna capirne ed inquadrare la meccanica e le dinamiche, in quanto il gioco cambia ogni anno e bisogna quindi adattarsi a quelle che sono le nuove programmazioni. Appunto per questo cerchiamo di allenarci spesso. In genere lo facciamo dal lunedì al giovedì, sia il pomeriggio, da dopo pranzo fino alle 16:30, sia la sera, dalle 22 fino all’una circa, pur sempre rispettando gli impegni di tutti, sia lavorativi sia scolastici. Invece verso novembre la situazione cambia: nel pomeriggio gli allenamenti sono meno assidui, mentre la sera riprendono normalmente dalle 22. Il cambiamento di vita si sente, ma è più mentale che pratico. Spero che in Italia gli eSports possano raggiungere i livelli che ci sono all’estero: ad esempio nell’NBA in Usa ci sono squadre importanti che supportano team di giocatori di eSports, che vengono pagati regolarmente mediante un contratto. Sarebbe stupendo se anche in Italia le cose iniziassero a muoversi in questa direzione, specie nel Pro Club”, conclude. mo/AGIMEG