Pastorino (Pres. Naz. STS): “I tabaccai piemontesi accanto ai lavoratori del comparto per difendere il gioco pubblico”

“È proprio il caso di dirlo: noi abbiamo sempre detto che il proibizionismo è controproducente e ora i nodi iniziano a venire al pettine!”. Esordisce così Giorgio Pastorino, Presidente Nazionale STS, commentando alcuni recenti articoli pubblicati su diversi quotidiani nazionali che stigmatizzano i risultati conseguiti dalle normative locali in materia di restrizione del gioco pubblico. Si parla in particolare della legge regionale con la quale il Piemonte ha imposto lo stop all’installazione degli apparecchi da intrattenimento presso i locali prossimi ai luoghi sensibili. Una legge che ha causato l’espulsione del gioco tramite apparecchi dalla totalità delle tabaccherie piemontesi. E che ha scatenato la rabbia dei lavoratori del comparto che sono stati licenziati o sono a rischio di licenziamento proprio per effetto delle misure entrate in vigore quasi un anno fa. “Con la grande manifestazione di protesta dei tabaccai svoltasi dinanzi il Palazzo della Regione Piemonte nel febbraio scorso, FIT e STS avevano lanciato per primi l’allarme licenziamenti. Siamo rimasti inascoltati e oggi contiamo i primi caduti! Per questo abbiamo deciso di scendere nuovamente in piazza aderendo alla manifestazione indetta da un gruppo di lavoratori del gioco legale che si terrà a Torino per il prossimo 18 settembre. Vi prenderanno parte varie sigle sindacali degli operatori legali del gioco e, per la prima volta, i rappresentanti sindacali dei lavoratori dipendenti. E non mancheranno i tabaccai piemontesi – prosegue Pastorino – perché riteniamo che sia questo l’ultimo treno per sostenere le ragioni dei ricevitori autorizzati prima che l’imminente campagna elettorale per le elezioni regionali in Piemonte che si terranno il prossimo anno sposti l’attenzione su altri temi”.  “La situazione è ormai insostenibile in diverse parti del territorio – conclude il Presidente STS – per effetto di analoghe normative liberticide, Puglia ed Emilia Romagna vedranno presto i risultati disastrosi dello stop imposto all’offerta legale di gioco. Sono fronti caldi sui quali stiamo agendo con tutti i mezzi a nostra disposizione per scongiurare l’effetto boomerang”. lp/AGIMEG