L’onorevole Pastorino ha presentato un’interrogazione a risposta scritta rivolta al Ministro per la pubblica amministrazione, al Ministro dell’economia e delle finanze riguardante le nuove assunzioni dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. L’esponente PD ha chiesto, nello specifico, di poter “derogare alla disposizione che prevede una limitazione obbligatoria al numero degli idonei nei concorsi pubblici che impone l’ingresso nella graduatoria finale in quanto idonei, oltre ai vincitori, solo di un numero pari al 20 per cento dei posti messi a concorso” in riferimento al concorso ADM per complessivi 564 posti di funzionario afferenti a vari profili professionali.
“La nuova formulazione dell’articolo 35, comma 5-ter del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, così come modificata dal decreto-legge 22 giugno 2023, n. 75, convertito nella legge 10 agosto 2023, n. 112, prevede una limitazione obbligatoria al numero degli idonei nei concorsi pubblici la quale imporrebbe il potenziale ingresso nella graduatoria finale in quanto idonei, oltre ai vincitori, solo di un numero pari al 20 per cento dei posti messi a concorso;
in data 12 febbraio 2024 l’Agenzia delle dogane e dei monopoli ha bandito il concorso a complessivi 564 posti di funzionario afferenti a vari profili professionali. La procedura concorsuale è stata ultimata e si sta procedendo alla loro assunzione in attesa anche dell’autorizzazione a poter assumere un 20 per cento degli idonei;
tuttavia, come denunciato dal coordinamento nazionale delle sigle sindacali (Fp Cgil, Cisl Fp, Uilpa, Confsal-Unsa, Flp, Usb, Confintesa) e dagli stessi idonei al concorso 2024, data la situazione di grave carenza di personale di cui l’Agenzia soffre da anni sarebbe opportuno poter allargare il numero di assunzioni degli idonei evitando una dispersione di risorse pubbliche, sia in termini di capitale umano sia in termini economici, che invece si avrebbe nell’ipotesi in cui, al posto di valorizzare soggetti già valutati e ritenuti idonei a svolgere le mansioni di cui al concorso de quo, fossero bandite nuove procedure concorsuali per i medesimi profili di cui si discute;
inoltre, il ruolo primario che l’Agenzia riveste a tutela del sistema economico e finanziario del Paese, ancor più centrale e strategico alla luce della riforma del settore del gioco pubblico e della revisione della normativa doganale, impone la necessità di potenziare immediatamente la capacità organica dell’ente al fine di garantire il raggiungimento degli obiettivi di performance ai quali è chiamato, ma ove i posti fossero coperti mediante il bando di un ulteriore concorso, il nuovo personale sarebbe operativamente a disposizione non prima di un anno, con una perdita di tempo e di risorse economiche, ma soprattutto con un deficit di efficienza dell’azione amministrativa, derivante dalla carenza di personale alla quale si potrebbe supplire immediatamente;
al concorso in oggetto, che è stato molto selettivo e ha individuato in modo scrupoloso le persone idonee a ricoprire efficacemente le mansioni indicate, hanno partecipato 40.000 candidati per 564 posti, seguiti da altri 112 pari al 20 per cento dei posti messi a bando, a questi bisognerebbe aggiungere solo altre 582 persone che hanno superato le tre prove d’esame per coprire le carenze di personale nei ruoli dell’Agenzia dai sindacati più volte denunciate;
è evidente la necessità e l’opportunità di prevedere una deroga all’applicazione della norma « taglia idonei » al concorso in esame mediante gli strumenti normativi previsti, tale opportunità ha già avuto diretta applicazione con il decreto ministeriale del 13 settembre 2024 del Ministro per la pubblica amministrazione che ha previsto numerose deroghe, d’altronde, è ben evidente come la grave carenza di organico e l’enorme difficoltà nel coprire i posti vacanti investano l’amministrazione pubblica nel suo complesso”, ha sottolineato nelle premesse.
Il deputato ha quindi chiesto “se, con riferimento al concorso pubblico per il reclutamento di complessive 564 unità di personale presso l’Agenzia delle dogane e dei monopoli (bandito il 12 febbraio 2024) e alla luce del Piano integrato di attività e organizzazione della stessa Agenzia, si intenda, mediante gli strumenti normativi previsti dall’articolo 35, comma 5-ter del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, derogare alla disposizione che prevede una limitazione obbligatoria al numero degli idonei nei concorsi pubblici che impone l’ingresso nella graduatoria finale in quanto idonei, oltre ai vincitori, solo di un numero pari al 20 per cento dei posti messi a concorso”. cdn/AGIMEG