“Abbiamo creato un movimento con i rappresentati delle quattro province abruzzesi, lunedì faremo la nostra protesta davanti alla Regione, vogliamo la nostra dignità, lavoriamo come agenzie di scommesse per lo Stato con autorizzazioni del Monopolio, dietro ogni agenzia ci sono famiglie oneste, ma siamo fermi da 3 mesi. Il codice Ateco per la nostra categoria è stato classificato male, noi non facciamo assembramenti nelle agenzie, non possiamo essere paragonati a concerto allo stadio o a un cinema. La posizione che ci hanno dato è esagerata. Chiederemo alla regione un incontro per far togliere l’articolo 32 dell’ordinanza n. 59 che vieta le scommesse anche all’interno di bar e tabaccai. Vorremmo anticipare un protocollo anti Covid-19 in modo da essere pronti per poter riaprire le nostre attività appena ci sarà consentito. Vogliamo recuperare la dignità di persone che lavorano per lo Stato, le nostre scommesse sono legali, lavoriamo con l’88 Tulps. L’agenzia non è una bisca, ma un punto di ritrovo per passare un po’ di tempo e magari fare una scommessa”. – Lo ha detto Luca Paiola (in rappresentanza di 130 agenzie), intervenuto nella diretta fb condotta dal direttore di Agimeg, Fabio Felici, sul futuro delle scommesse -. E alla domanda se bastano oggi le scommesse per mandare avanti le agenzie, Paiola ha risposto che: “No non bastano, servono le slot all’interno delle agenzie, con tutta la pressione fiscale non ce la facciamo con le sole scommesse. Condivido il fatto che dobbiamo unirci tutti per farci rappresentare al meglio nelle sedi istituzionali”. cr/AGIMEG