Il Padel aggrega ma qualche volta può anche dividere. Sta infatti scatenando polemiche il progetto di aprire campi di padel nel quartiere di Albaro a Genova. Si tratta di un quartiere residenziale che si estende sopra la zona di Corso Italia e Boccadasse.
Fin dal XVI secolo Albaro è stato arricchito da splendide residenze volute dai governanti della Repubblica di Genova, che hanno anche contribuito a costellare la zona di rigogliosi spazi verdi grazie a giardini e parchi ben curati.
Sono molte le ville storiche della zona, come villa Saluzzo-Bombrini, conosciuta come “il Paradiso”, o la villa Saluzzo-Mongiardino nella quale abitò alcuni mesi George Byron, oppure ancora villa Bagnarello, dimora del soggiorno genovese di un altro celebre artista: Charles Dickens.
Tra le residenze illustri meglio conservate vanno citate anche villa Giustiniani-Cambiaso, con un grande parco, oggi riconvertita a sede dell’Università di Genova, e villa Sauli Bombrini Doria, che ospita il Conservatorio Niccolò Paganini.
Ad Albaro si trova anche un’imponente scalinata in stile liberty intitolata a Giorgio Borghese, la quale porta ad un belvedere affacciato sul mare che offre una suggestiva panoramica sul levante di Genova.
Tra i molti edifici religiosi e di interesse artistico della zona, si annoverano la chiesa dei Santi Nazario e Celso e la chiesa di San Francesco d’Albaro, edificata nel 1324; e la chiesa in stile romanico-gotico intitolata a Santa Maria del Prato, risalente addirittura al 1172, costruita grazie alle sovvenzioni di ricchi genovesi.
Ebbene, proprio Albaro è la centro del progetto di costruzione di campi da padel voluto da Antonio Cassano, ex giocatore, tra l’altro, di Bari, Roma, Inter, Milan, Real Madrid e Sampdoria.
I residenti della zona, come riporta il Secolo XIX, si sono scagliati contro il progetto annunciando anche azioni legali e denunciando che il Comune ha approvato l’iniziativa senza coinvolgerli. sb/AGIMEG