Entro dicembre le Regioni dovranno varare i nuovi Piani regionali per ottenere il Fondo da 50 milioni destinato al contrasto della ludopatia, con dettagliate specifiche sulla destinazione dei fondi stessi. Nel Documento valutativo dell’Associazione Scientifica Alea sui Piani regionali per il trattamento della dipendenza da gioco d’azzardo inviato alla Presidenza e ai Componenti dell’Osservatorio sul gioco, che Agimeg ha potuto visionare, si evidenzia come all’Area clinica debba essere destinato almeno il 50-60%, all’Area Prevenzione tra 20-30%, all’Area Formazione/Ricerca tra 10-20% e all’Area Coordinamento non oltre 10% tra tutti i livelli organizzativi, gestionali e promozionali. “E’ essenziale – si legge nel documento – per attestare la idoneità delle scelte delle Regioni, che i Piani siano effettivamente orientati e articolati su azioni specifiche per il Disturbo da Gioco d’Azzardo (DGA). E’ per esempio da evitare ogni scorciatoia o escamotage che consista in mere traslazioni di modelli epistemologici, di cura o di prevenzione, derivanti da altre aree o per altre addiction da non confondere con la particolarità del gambling. In questo senso l’Osservatorio si deve impegnare ad appurare che i Piani regionali provvedano a finanziare proprio l’ambito dei servizi rivolti al DGA. Solo in via accessoria, ad esempio nel caso di accertabile doppia diagnosi di comorbidità, si possono inserire anche altre azioni, evitando comunque metodiche o tecniche generaliste di approcci preventivi aspecifici”.
“La sentenza del Tar (che ha bloccato il fondo da 50 milioni in quanto non sufficientemente dettagliato ndr) prescrive di restare rigorosamente ancorati a una premessa inderogabile: la governance della questione clinica del gioco d’azzardo è attribuita – in virtù della fonte e della natura dei fondi aggiuntivi posti a disposizione del Servizio Sanitario Nazionale – alle Aziende Sanitarie Locali. Il Ministero ha approvato i Piani dopo il parere consultivo dell’Osservatorio, ma con un difetto grave nell’istruttoria. Conseguentemente la valutazione dell’Osservatorio dovrà essere precisa, analitica, circostanziata, Piano regionale per Piano regionale. E l’esame andrà condotto rigorosamente secondo le attribuzioni del Ministero della Salute e per la finalità della norma che ha stanziato 50 milioni di euro per gli interventi”.
Per Alea “per essere idoneo, un Piano regionale deve seguire un prospetto chiaro: Individuare la popolazione target e procedere alla stima dell’utenza potenziale; Motivare la ripartizione quantitativa per tipologia d’azione (accoglienza, clinica, prevenzione ecc.) in base a una stima del trend di formazione della domanda di presa in carico. In altri termini, poiché nel corso degli ultimi cinque anni si è assistito alla veloce diffusione di richieste di interventi clinici, è del tutto necessario privilegiare l’assistenza. Dopo che l’attività del servizio ha permesso ai bisogni di salute di emergere attraverso una inedita , dunque i nuovi LEA impongono di individuare tale domanda agendo con una promozione attiva della propensione dei pazienti a rivolgersi alle strutture; Se, a fronte di un’attesa legittimata di assistenza, gli utenti si trovassero davanti una offerta scadente, scarsa e inappropriata di terapia, questo contraddirebbe la lettera e i principi del Servizio Sanitario Nazionale; Se venisse privilegiata una idea della prevenzione e una pratica conseguente non scientifica, non competente, sovrastrutturale, ovvero se si procedesse senza aver messo a disposizione un concetto o un profilo di prevenzione scientificamente fondata nella specificità del problema del disturbo da gioco d’azzardo, questo si tradurrebbe in uno sperpero di pubblico denaro. Ecco perché occorre giustificare, in generale e in ogni particolare Regione, il proporzionamento del fondo assegnato. Per questo, sostiene l’Associazione Alea, le Regioni che non avranno ricevuto l’approvazione del piano dovranno rapidamente provvedere a compilarlo in coerenza con il decreto dei Livelli Essenziali di Assistenza.
Questo il link al Documento valutativo dell’Associazione Scientifica Alea sui Piani regionali per il trattamento della dipendenza da gioco d’azzardo inviato alla Presidenza e ai Componenti dell’Osservatorio. cr/AGIMEG