“Le conclusioni di mandato dell’Osservatorio del ministero della Salute sul gioco. Sette tesi per la regolazione e lo sviluppo dei servizi sociosanitari”. Questo è stato il titolo di un incontro online promosso da Alea in cui sono stati illustrati tre anni di attività di analisi e monitoraggio che hanno portato tutto l’Osservatorio a indicare un quadro coerente di regole, contenuti e missioni per la presa in carico del Disturbo da gioco d’azzardo.
Il documento presenta delle raccomandazioni in forma di sette tesi: funzione dell’osservatorio; attività svolte in riferimento alla programmazione delle Regioni; servizi sociosanitari nel biennio della pandemia da Covid-19; bilancio della maturazione delle attività nelle regioni e dunque nel SSN; per un sistema di supporto all’analisi dei dati e per un repertorio delle informazioni per il ministero della salute; necessità di un criterio unitario per valutare la coerenza tra gioco pubblico e tutela della salute; raccomandazioni di fine mandato.
Nel documento viene precisato che “le quattro grandi aree della questione del gioco, nelle proporzioni che è venuto maturando quale consumo di massa, devono conoscere una rigorosa gerarchizzazione in base al valore pubblico primario, ovvero nell’ordine: la salute e la coesione sociale; la sicurezza pubblica; la fiscalità; l’attività d’impresa”.
Sugli aspetti sociosanitari, gli esperti dell’Osservatorio chiedono che “si proceda all’aggiornamento delle Linee d’azione sul Disturbo da gioco d’azzardo per tutto l’arco delle attività assistenziali, dal trattamento del sintomo alla condizione della rete primaria”. In tema di Percorsi diagnostici terapeutici assistenziali sottolineano “la necessità di prevedere forme di specifico supporto per le problematiche di indebitamento/sovraindebitamento e tutela della qualità di relazioni intrafamiliari e salute psicologica, come pure un supporto civilistico e penalistico per le problematiche gambling correlate in questi ambiti, dei giocatori con Dga e dei loro familiari”.
Gli esperti spiegano che “le Linee d’azione attualmente in essere necessitano di essere urgentemente aggiornate e approfondite” – riporta Agensir. I membri dell’Osservatorio hanno evidenziato che “un’area da includere nell’adeguamento delle Linee d’azione riguarda lo specifico ambito di presa in carico terapeutica, sociale e finanziaria dei prossimi, in particolare dei familiari, che sono gravemente impattati dal comportamento di gioco d’azzardo disturbato di un congiunto, sebbene per via indiretta. La ricerca mostra infatti come la perdita in qualità della vita e benessere di questo gruppo di persone sia rilevante, assuma una valenza traumatica, generi costi individuali e sociali particolarmente ingenti e necessiti pertanto di interventi appropriati e specialistici di presa in carico loro destinati, al di là della cura rivolta ai giocatori eccessivi loro prossimi”.
Di qui “essenziale si rivela l’apporto delle Associazioni delle famiglie e dei genitori degli alunni, come pure dell’Associazionismo consumerista all’equilibrato trattamento della complessa materia del gioco”. cdn/AGIMEG